A giugno le pensioni avranno un importo più basso e i pagamenti arriveranno in leggero ritardo. Ecco cosa sta accadendo.
Informare dei cambiamenti anche se minimi è importante perché non tutti i pensionati possono contare su assegno onerosi. C’è chi deve tenere i conti molto scrupolosamente per farli quadrare e a fine mese.

Lo scorso settembre l’INPS ha presentato il XXIII Rapporto annuale sulla situazione della previdenza e del mercato del lavoro in Italia riferito all’anno precedente. Nella nostra nazione si contano 16,2 milioni di pensionati (15,6 milioni sono quelli INPS). L’importo medio mensile dell’assegno è di 1.370 euro (1.750 euro per gli uomini e 1.070 euro per le donne).
Per le pensioni di vecchiaia l’importo medio è di 960 euro e per la reversibilità di 490 euro. Circa 4,8 milioni di pensionati vivono con meno di 1.000 euro al mese, parliamo di tre persone su dieci. Considerando l’alto costo della vita si capisce bene come una somma del genere (ricordiamo che il trattamento minimo si aggira intorno ai 600 euro) possa non essere sufficiente per vivere soprattutto se non si ha una casa di proprietà. Da qui l’importanza di conoscere ogni minimo cambiamento sulla pensione.
Novità sulle pensioni di giugno 2025
In questi giorni sono partite le erogazioni delle pensioni di maggio ma già si pensa ai versamenti del prossimo mese. Devono preoccuparsi quei pensionati che nel 2022 hanno richiesto e ottenuto Bonus per il caro energia senza soddisfare i requisiti di accesso alla misura.

Da giugno inizieranno i recuperi di queste somme percepite senza diritto. Parliamo degli importi di 150 e 200 euro. Lo ha comunicato l’INPS qualche mese fa dopo aver concluso i controlli e individuato chi pur non rientrando nei limiti reddituali di 20 mila e 35 mila euro aveva approfittato dei Bonus introdotti da Draghi per ricevere un aiuto economico.
Le trattenute mensili saranno di 50 euro sulla pensione a partire da giugno. Per sapere se si rientra tra coloro che dovranno restituire i soldi basta accedere alla sezione sugli indebiti nel sito dell’INPS. Per quanto riguarda i pagamenti tardivi delle pensioni il prossimo mese ricordiamo che il 2 giugno è un giorno festivo.
Essendo la pensione accreditata nel primo giorno bancabile del mese escludendo domeniche e festivi nonché il sabato per chi ricevere i soldi sul conto bancario, a giugno ci saranno due giorni di ritardo nel versamento. Il 1° giugno è domenica, il 2 giugno è la Festa della Repubblica e di conseguenza le erogazioni inizieranno martedì 3 giugno 2025. Più giorni di attesa per chi ritira la pensione in contanti presso un Ufficio Postale e deve rispettare la turnazione.