Allarme pensioni di reversibilità, dal 2026 entreranno in vigore grandi cambiamenti e qualcuno potrebbe perdere davvero un mucchio di soldi.
Grosse manovre in arrivo sul fronte delle pensioni: ancora una volta il Governo mette mano e cambia tutto. Questa volta le novità riguarderanno gli assegni di reversibilità, quelli che spettano al coniuge – o ai figli – superstiti di un pensionato defunto. I cambiamenti andranno a vantaggio di alcuni ma a svantaggio di altri.

L’obiettivo sarebbe quello di rendere il meccanismo più equo ma, indubbiamente, saranno tante le persone che ci rimetteranno un bel po’ di soldi tutti i mesi. L’assegno di reversibilità, ad oggi, spetta in misura diversa a seconda del reddito del coniuge superstite e dell’eventuale presenza o meno di figli.
Per molte donne, soprattutto in passato, ha rappresentato una vera e propria salvezza: talvolta l’unica forma di sostentamento, un aiuto imprescindibile per riuscire ad andare avanti dopo la morte spesso prematura e improvvisa del marito. Dal 2026 aspettiamoci un ciclone di novità: qualcuno resterà travolto.
Pensione di reversibilità: ecco cosa cambierà dal 2026
Quando si parla di pensioni le novità sono sempre dietro all’angolo e bisogna essere pronti a tutto. Dal 2026 cambieranno parecchie cose sul fronte delle pensioni di reversibilità. I cambiamenti non saranno graditi proprio a tutti: qualcuno perderà un bel po’ di soldi.

Le novità, almeno per il momento, non riguarderanno il nostro paese ma i “cuginetti” francesi. Dal prossimo anno in Francia verranno unificate le aliquote di pensione di reversibilità. In pratica non ci sarà più alcuna differenza tra ex dipendenti pubblici o privati. Attualmente le vedove di un ex dipendente del settore privato ricevono il 60% di quella che era la pensione del marito; se il marito, però, era un dipendente pubblico allora l’aliquota scende al 50%.
Dal prossimo anno non sarà più così e per tutti ci sarà una sola aliquota compresa tra il 50 e il 60%: pertanto qualcuno ci guadagnerà ma qualcuno perderà un bel po’ di soldi tutti i mesi. Per quel che riguarda l’importo l’ipotesi più probabile è quella di garantire al coniuge superstite i due terzi della pensione del defunto se il superstite appartiene ad una fascia reddituale medio bassa.
Novità anche per quel che riguarda l’età. Ad oggi in Francia per ricevere la reversibilità occorre avere almeno 55 anni se il coniuge lavorava nel privato mentre nessuna soglia limite se il coniuge lavorava nel pubblico. Dal 2026, da quanto emerso, il requisito dei 55 anni diventerà obbligatorio per tutti oppure verrà abolito in modo da garantire l’accesso alla prestazione anche alle persone giovani. Infine, l’ultima novità sarà la seguente: dal 2026 potranno fruire della pensione di reversibilità anche le persone che convivono con altri partner. Fattore che, attualmente, preclude la possibilità di ricevere l’assegno.