Partite IVA, scattano i controlli del Fisco: cosa: cosa verrà esaminato

Con un provvedimento dei giorni scorsi, l’Agenzia delle Entrate ha segnalato di aver avviato dei controlli che interessano i titolari di Partita Iva.

Nuova campagna di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questa volta nel mirino del Fisco finiranno i titolari di Partita Iva e l’obiettivo è quello di accertare eventuali irregolarità tra fatture elettroniche, corrispettivi giornalieri e dichiarazioni IVA relativi all’anno 2022.

Uomo calcola simbolo Partita Iva
Partite IVA, scattano i controlli del Fisco: cosa: cosa verrà esaminato (Ot11ot2.it)

Ad annunciare i nuovi controlli è stata la stessa Agenzia delle Entrate con il provvedimento numero 176284/2025 pubblicato nei giorni scorsi. I contribuenti interessati, individuati dopo le verifiche, riceveranno delle lettere di compliance, con i relativi dati, in modo da permettere loro di correggere gli errori segnalati e regolarizzare la propria posizione con il Fisco.

Partite Iva, nuova campagna di controlli dell’Agenzia delle Entrate: in arrivo delle comunicazioni

Il provvedimento numero 176284/2025 pubblicato dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 11 aprile ha annunciato l’avvio di una nuova campagna di controlli che riguarda da vicino le Partite Iva. In particolare, le verifiche hanno come obiettivo quello di individuare anomalie ed irregolarità emerse dal confronto tra le informazioni nelle fatture elettroniche o nei corrispettivi giornalieri e quelle indicate nella dichiarazione Iva relativa all’anno 2022.

Agenzia Entrate sede
Partite Iva, nuova campagna di controlli dell’Agenzia delle Entrate: in arrivo delle comunicazioni (Foto da Ansa) – Ot11ot2.it

I contribuenti interessati riceveranno delle comunicazioni, attraverso Pec o nell’area riservata del portale online dell’Agenzia delle Entrate nelle sezioni “Cassetto Fiscale” e “Fatture e Corrispettivi”. Queste lettere conterranno tutte le informazioni emerse dai controlli e permetteranno ai titolari di Partita Iva di correggere gli errori e regolarizzare la propria posizione con il Fisco. In questo modo, gli interessati non riceveranno sanzioni più gravi in futuro. Sanzioni che, invece, scatteranno ignorando la comunicazione inviata dall’ente.

Tra le informazioni contenute nella lettera, oltre al numero protocollo e data di trasmissione della dichiarazione con presunte difformità, anche gli importi delle operazioni passive soggette a reverse charge, i dati relativi alle operazioni attive imponibili e gli importi mancanti o non riportati correttamente in dichiarazione IVA.

Una volta ricevuta la lettera dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente può chiedere ulteriori chiarimenti all’ente o fornire la documentazione per spiegare le anomalie riscontrate. Basterà seguire le informazioni contenute nella stessa comunicazione ed è anche possibile affidarsi ad un intermediario abilitato.

Il contribuente che riscontra l’errore segnalato dal Fisco può regolarizzare la propria posizione avvalendosi del ravvedimento operoso, strumento che permette di pagare sanzioni ridotte, secondo le regole in vigore prima delle modifiche introdotte dal d.lgs. 87/2024.Anche in questo caso, è possibile affidarsi ad un intermediario abilitato.

Gestione cookie