Un nuovo pacchetto d’aiuti per chi ha i figli, si può arrivare anche a 1040 euro al mese: si vogliono incentivare le nascite, ma attenzione alle dichiarazioni ISEE.
L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, sin dal suo insediamento, ha insistito molto sull’incentivazione delle nascite, aiutando concretamente le famiglie con misure specifiche per i bambini; d’altronde, l’Italia è un paese piuttosto anziano e quello della natalità è un problema presente da tempo.

Grazie alle diverse misure attualmente in vigore, le famiglie possono ottenere una cifra sostanziosa di mese in mese, che poi addirittura arrivare a circa 1040 euro; praticamente quasi un altro stipendio, che contribuisce in maniera piuttosto netta al sostentamento della famiglia.
Sono davvero moltissime le misure a cui si può accedere, ognuna con dei particolari requisiti: l’importante è che tutti sia verificato e che, soprattutto, non si facciano false dichiarazioni per quanto riguarda il valore dell’ISEE.
Tanti aiuti per le famiglie, ma attenzione all’ISEE
Le misure mensili a sostegno delle famiglie con figli a carico vanno dall’ Assegno Unico Universale (fino a 5.474,40 euro annui) al Bonus Asilo Nido, ideato per sostenere le spese per la retta di nidi pubblici o privati (con un importo massimo di 3.600 euro l’anno). In aggiunta, anche l’assegno di maternità dei comuni ( pari a 2.037 euro), il Bonus Latte Artificiale (fino a 400 euro) per le donne che non possono allattare al seno per motivi di salute e il Bonus Nascita (pari a 1.000 euro ), prima chiamato Bonus Mamma Domani.

Per ottenere tutti questi bonus è necessario presentare l’apposita domanda (tranne nel caso del bonus del comune, sempre all’INPS) e relativa certificazione; inutile dire che, oltre ai documenti richiesti (come ad esempio, per il Bonus Latte Artificiale, la certificazione medica) chi richiede il bonus deve avere l’ISEE in regola. La mancanza di uno o più documenti richiesti può causare l’esclusione dal beneficio; per evitare vari ritardi è consigliato allegare sin da subito l’attestazione ISEE 2025, il documenti d’identità e codice fiscale della persona richiedente, certificato di nascita del minore (o la dichiarazione sostitutiva) e l’IBAN su cui ricevere l’accredito.
Alcune misure potrebbero prevedere l’aggiunta di una documentazione aggiuntiva: è bene quindi controllare con attenzione cosa viene indicato nella domanda. Senza dubbio, grazie al fatto che è possibile cumularli, questi aiuti permettono alle famiglie di ottenere mensilmente una cifra non indifferente, grazie alla quale affrontare la genitorialità, e le varie spese, con più tranquillità.