È già entrato in vigore il nuovo regolamento dell’Unione Europea che introduce delle regole sull’utilizzo dei contanti: cosa cambia per i cittadini.
Il lavoro dell’Unione Europea per contrastare fenomeni come quelli del riciclaggio e dell’evasione fiscale, ma anche del finanziamento del terrorismo, è costante. In tal senso, da Bruxelles è arrivato un nuovo regolamento per quanto riguarda l’utilizzo dei contanti con dei limiti imposti per i cittadini.

In realtà, non si tratta di una vera e propria novità, dato che le nuove disposizioni sono entrate in vigore da quasi dieci mesi, ma i vari stati membri avranno ancora tempo per adattarsi alle regole introdotte. Analizziamo nello specifico questo regolamento ed entro quando le varie Nazioni saranno obbligate a uniformarsi.
Uso dei contanti, i limiti e le nuove regole dell’Unione Europea: cosa cambia
Il 9 luglio dello scorso anno è ufficialmente entrato in vigore il regolamento dell’Unione Europea n. 1624 che prevede delle nuove disposizioni per quanto riguarda l’utilizzo del contante. L’obiettivo è sempre quello di incentivare l’uso di strumenti di pagamento tracciabili in modo da contrastare le attività illecite.

Nello specifico, il regolamento impone un tetto massimo per l’uso dei contanti pari a 10mila euro che sarà valido in tutta l’Unione Europea. Inoltre, è stato definito quali siano le operazioni e gli strumenti di pagamento che rientrano nella definizione di “denaro contante”:
- banconote e monete, comprese anche quelle non più in circolazione ma che possono essere ancora accettate dalle banche per il cambio;
- strumenti negoziabili al portatore, come vaglia, assegni turistici o ordini di pagamento firmati ma senza indicazione del beneficiario);
- monete d’oro con un tenore in oro di almeno il 90%;
- lingotti in barre, pepite o aggregati con un tenore in oro di almeno il 99,5%.
Secondo il regolamento, non è possibile, dunque, effettuare pagamenti che superano la soglia di 10mila euro per l’acquisto di beni o servizi, anche se questi avvengono in più tranche, ma sono riconducibili ad un’unica operazione. La soglia stabilita non è applicabile, invece, ai pagamenti tra persone fisiche, se queste non agiscono nell’esercizio di una professione e per quelli effettuati presso enti creditizi, prestatori di servizi di pagamento e emittenti di moneta elettronica.
L’Unione Europea ha stabilito che gli Stati membri dovranno uniformarsi alle regole introdotte entro e non oltre il 10 luglio 2027. È concesso, inoltre, continuare ad adottare soglie per l’utilizzo dei contanti inferiori, ma a patto che queste disposizioni siano state comunicate alla Commissione entro il 10 ottobre 2024. Ad esempio, in Italia è già in vigore un limite per i pagamenti in contanti che sono consentiti entro i 5mila euro.