Nuovo bonus per chi è in difficoltà da 9000 euro o più: meno del RdC ma puoi lavorare

Un Bonus ricco e importante perché abbina due aspetti fondamentali per la vita di ognuno di noi: la casa e il lavoro.

Un bonus che può arrivare fino a 10.000 euro, basta soddisfare i requisiti richiesti. Meno del vecchio Reddito di cittadinanza ma sicuramente un investimento migliore per il futuro e presto scoprirete il perché.

banconote da cinquanta e cento euro
Nuovo bonus per chi è in difficoltà da 9000 euro o più: meno del RdC ma puoi lavorare – ot11ot2.it

Parliamo di un nuovo ricco Bonus introdotto dalla legge di Bilancio 2025. Viene chiamato Bonus casa o affitto e vediamo a chi è rivolto. Per accedere al sostegno occorre essere stati assunti con contratto a tempo indeterminato tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, inoltre è necessario trasferire la propria residenza in un comune distante almeno 100 chilometri dal proprio, per motivi di lavoro. Il trasferimento può avvenire anche all’interno della stessa regione.

Inoltre non bisogna aver percepito, nell’anno precedente l’assunzione, un reddito da lavoro dipendente superiore a 35.000 euro. Il ricco Bonus è riservato ai lavoratori del settore privato: sono dunque esclusi i dipendenti di Pubbliche Amministrazioni, studi professionali e associazioni.

Nuovo Bonus casa e affitto per lavoratori: come richiederlo

La Legge di Bilancio 2025, come anticipato, ha introdotto un nuovo e importante aiuto per favorire la mobilità lavorativa in Italia: è rivolto a chi si trasferisce per lavoro firmando un contratto a tempo indeterminato.

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Nuovo Bonus casa e affitto per lavoratori: come richiederlo – ot11ot2.it

Il ricco bonus consiste in un rimborso fino a 5.000 euro all’anno per un massimo di due anni consecutivi, quindi fino a 10.000 euro complessivi e servirà a coprire le spese di affitto e di eventuale ristrutturazioni della casa nella nuova città di residenza. Il sostegno non viene tassato ai fini IRPEF, ma incide ai fini contributivi e per il calcolo dell’ISEE.

Per ottenere l’aiuto bisogna presentare al datore di lavoro un’autocertificazione che attesti la residenza nei sei mesi precedenti e la documentazione relativa alle spese di affitto o manutenzione. Non si deve presentare domanda agli enti pubblici poiché il rimborso viene erogato direttamente dal datore di lavoro che però ha la facoltà di scegliere se aderire o meno all’iniziativa: l’erogazione del bonus, infatti, non è obbligatoria per tutte le aziende. Le spese effettuate dovranno essere documentate con contratti di canone e fatture o ricevute. Il bonus può essere cumulato con altri fringe benefit esenti, come quelli per le utenze domestiche, fino al limite massimo di 10.000 euro in due anni.

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