Acconto IMU 2025, controlla se hai i requisiti per ottenere l’esenzione e risparmiare dei soldi: ecco chi ci rientra e chi no.
Proprio in concomitanza con l’arrivo dell’estate, cominciano anche ad avvicinarsi le scadenze di alcuni pagamenti, tra cui rientra anche l’acconto da versare per l’IMU, imposta (come ben sappiamo) che si paga per il possesso, usufrutto e concessione di fabbricati, ad esclusione dell’abitazione principale (se non rientra in un’unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9), aree fabbricabili e terreni agricoli.

La scadenza del primo acconto è fissata per il 16 giugno e corrisponde all’imposta dovuta per il primo semestre; la seconda rata, come saldo, dovrà invece essere pagata entro il prossimo 16 dicembre. Il pagamento può anche essere effettuato in un’unica soluzione direttamente entro il 16 giugno; in ogni caso, rata completa o acconti vanno pagati tramite modello F24; bollettino di conto corrente postale o attraverso la piattaforma PagoPA.
Prima di pagare, in ogni caso, è bene vedere quali fabbricati hanno l’esenzione, e se quindi abbiamo i requisiti per evitare di effettuare il pagamento: ecco chi rientra e chi no nell’esenzione per l’IMU, secondo quanto stabilito per l’anno corrente (il 2025).
Esenzioni IMU, quando l’imposta non va pagata: i casi di esenzione
Oltre alla prima casa, ci sono altre categorie di immobili o terreni che possono beneficiare dell’esenzione. Ad esempio, gli immobili assimilati ad abitazione principale, o quelli che sono stati occupati abusivamente (e per cui è stata presentata apposita denuncia all’Autorità giudiziaria, c’è comunque un’azione giudiziaria penale per l’occupazione abusiva in corso), ma non solo.

Tra i terreni, troviamo quelli agricoli posseduti e condotti da coltivatore diretto o IAP, o ubicati nei Comuni delle isole minori (all. A, Legge 448/2001) o ancora terreni agricoli ubicati in aree montane o di collina delimitate. Anche chi possiede un terreno agricolo a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale (a proprietà collettiva o indivisibile e inusucapibile) può godere dell’esenzione.
Quanto agli immobili ad altro uso rispetto a quello abitativo, sono esenti dal versamento dell’IMU i proprietari di immobili di enti non commerciali destinati esclusivamente allo svolgimento di attività non commerciali, o a uso culturale, all’esercizio di culto, di proprietà dell’Accademia dei Lincei e della Santa Sede. Infine, i fabbricati del gruppo E (immobili a destinazione particolare), dalle categorie E/1 e fino a E/9. Per un’altra serie di categorie, poi, è possibile pagare il 50% del totale di IMU.