Molti titolari NASPI dovranno restituire soldi all’INPS: una quota non era dovuta

NASpI e trattamento integrativo di 100 euro mensile cosa accade e perché forse ti tocca restituirli, tutto quello che c’è da sapere in merito.

C’è un aspetto che riguarda la NASpI ed è da ricondurre al Trattamento Integrativo di 100 euro mensili, per chi non lo sapesse per molto tempo chiamato “Bonus Renzi”, nello specifico era stato introdotto per aumentare il reddito netto dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi.

Persona licenziata
Molti titolari NASPI dovranno restituire soldi all’INPS: una quota non era dovuta (ot11ot2.it)

Purtroppo chi percepisce l’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS si ritrova a restituire gli importi in sede di conguaglio. Ma c’è un metodo per evitare tutt questo? La risposta è sì e oggi ve ne parleremo.

Naspi e trattamento Integrativo cosa c’è da sapere?

Il trattamento integrativo per chi non lo sapesse è stato introdotto dal Decreto Legge 3/2020 questo è stato pensato dopo il “Bonus Renzi” e si tratta di un’agevolazione fiscale che prevede 100 euro mensili per tutti quei lavoratori dipendenti che hanno un reddito complessivo annuo che non superi i 15.000 euro. Attenzione per tutti i redditi compresi tra i 15.001 e i 28.000 la cifra può cambiare.

Persona con una scatola
Naspi e trattamento Integrativo cosa c’è da sapere? ( ot11ot2.it)

Attenzione, però, chi riceve la Naspi è a tutti gli effetti considerato fiscalmente un lavoratore dipendenti, dunque l’INPS anticipa il bonus anche a chi prende la disoccupazione, ovviamente questo significa solo una cosa: se il reddito a fine anno risultata più altro quei soldi, ovvero i 100 euro dovranno essere restituiti tramite il conguaglio nella dichiarazione dei redditi. La restituzione del Trattamento Integrativo avviene durante la dichiarazione dei redditi, per intenderci se il reddito complessivo del beneficiario:

  • Supera i 15.000 euro;
  • Si trova tra i 15.01 e 28.000 euro, ma devono esservi poche detrazioni da lavoro o oneri deducibili;
  • Sono presenti altri redditi da lavoro dipendente, come ad esempio la pensione;

In questo caso si rischia di dover restituire la cifra ricevuto nei mesi di NASpi. A tal proposito sono moltissimi i contribuenti che si ritrovano a dover versare moltissimi soldi al Fisco, purtroppo nel più delle occasioni non sapevano di non averne diritto. Per fortuna, però è possibile rinunciare all’erogazione del trattamento integrativo, in questo si potranno, in futuro evitare spiacevoli sorprese.

Tutto può essere svolto online: vi basterà accedere al sito ufficiale dell’Inps tramite SPID, CNS o CIE. Digitare sulla barra di ricerca “NASpi- rinuncia al trattamento integrativo”, subito dopo si potrà procedere cliccando sulla sezione dedicata sulla sezione la domanda di NASpI attiva, clicca sulla “Rinuncia trattamento integrativo” e subito dopo bisogna cliccare sull’operazione.

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