Risparmio garantito e nuove prospettive, ecco come il commercialista consiglia il Mega rimborso IMU retroattivo.
Con il termine “retroattivo” si ha a che fare con una condizione normativa specifica, quella che ha effetti nel tempo, anteriori all’entrata in vigore di una disposizione. Cioè dal momento in cui ha iniziato a produrre i suoi effetti. Ebbene, il Mega rimborso IMU ha proprio questa possibilità: varrà per il tempo passato!

A quasi tutti i commercialisti viene posto lo stesso interrogativo, cioè come sfruttare la novità sull’esenzione IMU retroattiva per tutti quegli edifici che sono stati occupati in maniera abusiva. Questi confermano quando indicato dalla pronuncia della Corte di Cassazione, la sentenza n. 18940/2025, la quale incarna un vera opportunità per chi è proprietario, ma è vittima di occupazioni abusive da parte di chi non rispetta le leggi.
È un tentativo di gestione importante al fine di tutelare ingiustizie di questo tipo. Significa che chi è vittima di questa situazione ingestibile, non deve pagare la tassa sugli immobili che sono occupati in maniera abusiva, e che di conseguenza non può utilizzare.
Ciò però non è immediato, è necessario averne fatta denuncia penale contro la stessa occupazione. L’esenzione ha un effetto retroattivo, ed è possibile chiedere il rimborso delle somme già versate negli anni precedenti per tutti quei periodi in cui l’immobile era occupato irregolarmente.
Cosa direbbe di fare il commercialista?
Come avere il mega rimborso IMU retroattivo, consigli pratici
A dire come fare è lo stesso commercialista, queste indicazioni per ottenere il Mega rimborso IMU retroattivo sono alla portata di tutti, ma bisogna seguire con attenzione i dettami preposti.

Sicuramente raccogliere tutta la documentazione utile è il primo passo. Si tratta di avere con sé la denuncia alle autorità e di contro, presentare anche l’istanza di rimborso all’ente impositore. Appunto, il Comune o l’Agenzia delle Entrate, in base ai casi presi in considerazione. Inoltre, bisogna anche valutare se convenga avviare un’azione legale che reintegri al fine di ottenere il rilascio dell’immobile.
Questo perché la sola denuncia non basta, non comporta in maniera automatica lo sgombero dell’occupante abusivo. Alla fine, il commercialista aiuterebbe a verificare che l’edificio sia effettivamente inutilizzabile e di conseguenza non fruibile.
Non sono aspetti scontati, ma requisiti imprescindibili per ottenere l’esenzione. Servono proprio per gestire correttamente la pratica di matrice fiscale, evitando ulteriori pagamenti ingiustificati.
In conclusone, la novità permette di tirare un grosso respiro di sollievo a livello fiscale. Si recuperano somme pagate in maniera ingiusta, ma è chiaro che debba essere posta in essere un’azione coordinata tra denuncia, richiesta die sanzione/rimborso, e in tal caso, anche azioni legali per la liberazione dell’immobile.