Licenziamento automatico per 15 giorni di mancanza dal lavoro: come si calcolano e perché tanti rischiano

Se si fanno 15 giorni consecutivi di assenza dal lavoro rischi il licenziamento automatico. Come si calcolano questi giorni e come ci si può difendere? Vediamo tutto quello che c’è da sapere.

Il Ministero del Lavoro, con la circolare 06/2025, chiarisce tra le altre cose le modalità di licenziamento automatico dopo 15 giorni di assenza ingiustificata da parte del lavoratore. Cerchiamo di capire, quindi, come funziona questa parte della disciplina, come si calcolano i giorni e come ci si può difendere.

ragazzo trasporta scatolone di oggetti
Licenziamento automatico per 15 giorni di mancanza dal lavoro: come si calcolano e perché tanti rischiano -ot11ot2.it

La circolare n. 6 del 2025 emanata dal Ministero del Lavoro rappresenta un’importante punto di svolta nel mondo del lavoro. Con questa direttiva, il Ministero affronta alcuni temi come lo smart working, la regolamentazione del periodo di prova così come la gestione delle attività stagionali a lavoro somministrato e le disposizioni in materia di dimissioni implicite che negli ultimi mesi sono state al centro del dibattito politico.

Il concetto di dimissioni implicite prova così a regolamentare quei casi in cui il lavoratore si assenti dal lavoro senza alcuna giustificazione per un periodo superiore a quanto previsto dal contratto collettivo applicato o, in assenza di tali disposizioni, per più di 15 giorni.

In uno scenario del genere, il datore di lavoro può inoltrare segnalazione all’Ispettorato del Lavoro che avvierà le verifiche del caso. A seguito di tale segnalazione, il rapporto di lavoro si considera concluso per volontà del lavoratore stesso; non è quindi necessarie seguire la normale procedura prevista per le dimissioni volontarie.

Dimissioni per fatti concludenti o tacite, quando cade il termine dei 15 giorni

Attenzione, perché l’interruzione del rapporto lavorativo non scatta in automatico; l’intera procedura si attiva solo nel caso in cui l’azienda, riconoscendo nel comportamento del lavoratore la volontà risolutiva, attiva il procedimento con la segnalazione all’Ispettorato. In altre parole, se non c’è segnalazione non sussiste il concetto di dimissioni per fatti concludenti.

giorni del calendario segnati
Dimissioni per fatti concludenti o tacite, quando cade il termine dei 15 giorni -ot11ot2.it

Come anticipato, il periodo di assenza che determina l’avvio delle dimissioni tacite dipende dal contratto nazionale, se di fatto questo prevede un periodo superiore ai 15 giorni saranno le disposizioni del contratto a prevalere. In assenza di specifiche si applicherà il numero minimo di giorni.

La comunicazione all’Ispettorato può avvenire solo a seguito del 15esimo giorno di assenza ingiustificata e la comunicazione di cessazione del rapporto lavorativo deve avvenire attraverso il modello Unilav entro i cinque giorni dalla segnalazione.

Diventa, allora, fondamentale capire come si calcolano questi 15 giorni di assenza. Il periodo deve essere calcolato tenendo conto di tutti i giorni del calendario, quindi considerando anche giorni festivi e weekend, salvo diversa segnalazione dal contratto nazionale di lavoro.

Da parte del lavoratore, questi ha la possibilità di prevalere sul datore di lavoro e annullare la procedura di dimissioni per fatti concludenti solo se riesce a dimostrare l’impossibilità di segnalare e giustificare tempestivamente la propria assenza per cause di forza maggiore -come può essere un ricovero ospedaliero- o per impedimenti da attribuire al datore di lavoro.

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