Fondamentale rinnovo 230 euro in aggiunta a 1000 euro per questi lavoratori, grandi aumenti.
Per questi lavoratori arrivano aumenti da 200 euro, ma non solo, ci sono anche altri benefici. La rivalsa economica prende una svolta totalmente inaspettata, ecco di chi si tratta, soprattutto cosa bisogna fare per concretizzare questo obiettivo.

Boom di aumenti e bonus, i sindacati autonomi protestano, ma la contrattazione è segno di cambiamento importantissimo.
Si vincono battaglie storiche, si oltrepassano limiti presenti da sempre. Nel rinnovo si parla di 200 euro a cui si aggiungono 1000 euro una tantum. Quanto predisposto è stato determinato nel referendum che ha visto il 69% dei ferrovieri favorevoli, e per cui è stato determinato il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle attività ferroviarie. Hanno siglato le firme sindacali principali.
Un accordo che con 90 mila euro tra lavoratrici e lavoratori, coprirebbe un aumento in media di 230 euro lordi al mese, questi da versare in tre fasi. A giugno 120 euro, segue novembre con 60 euro, e di nuovo giugno, ma nel 2026, con 50 euro. Per vacanza contrattuale si consolida una tantum di 1000 euro per agosto 2025.
Ci sarà una rivalutazione di indennità per turni, domeniche, trasferta e ancora buoni pasto, questo da gennaio 2026. Il contratto aziendale è stato rinnovato anche tenendo conto di ulteriori rinnovi.
Aumenti vantaggiosi per questi lavoratori, come ottenerli
Per i sindacati che hanno firmato il comunicato del 5 luglio, il referendum sancisce la piena legittimazione del percorso contrattuale, a cui è stata data ultima parola ai lavoratori e alle lavoratrici. A farsi portavoce degli aumenti è stato l’amministratore delegato di FS, Stefano Antonio Donnarumma, il quale ha sottolineato l’importanza di impegnarsi a favore delle persone. Digitalizzazione e sostenibilità gli altri due punti, ecco cosa hanno convenuto le parti firmatarie.

Queste ultime confermano l’attenzione al dialogo con le minoranze interne, queste al fine di garantire efficace attuazione delle nuove misure, e degli strumenti da utilizzare. In parallelo, alcuni autonomi come USB, Pdm/Pdb e Cub Trasporti, hanno proclamato uno sciopero a partire dalle 21 del 7 luglio, ma con modalità diversificate.
Il contratto ha fatto scattare l’aumento proprio per il rinnovamento del lavoro pubblico e ferroviario. Si tratta di un incremento medio di 230 euro, tra i più importanti negli ultimi anni della mobilità. Introdurre la Stop Work Authority e i buoni pasto su appalti, modernizza l’ambito delle tutele, e rende la logistica quotidiana molto più efficiente.
Una presa di posizione marginale, si vogliono retribuzioni maggiori, un Welfare più solido, e nuove forme di autodifesa per i lavoratori. Nasce un modello che durerà fino al 2026 e oltre, una vittoria con aumenti di 230 euro e un bonus immediato di 1000 euro, con tanto di Welfare e sicurezza potenziati.