Attraverso una circolare, pubblicata di recente, l’Agenzia delle Entrate ha fornito tutte le indicazioni in merito alle modifiche sull’imposta di successione.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nei giorni scorsi, sul proprio sito internet, la circolare numero 3 firmata dal direttore Vincenzo Carbone che illustra tutte le novità introdotte sull’imposte di successione nel 2025 con l’obiettivo di semplificare le procedure.

Tra le modifiche principali quella che riguarda la determinazione dell’importo dell’imposta che sarà calcolato dallo stesso contribuente e non più dall’Agenzia delle Entrate che non richiederà più il pagamento tramite avviso. Non solo, sono state introdotte novità anche sulla riduzione delle sanzioni per le violazioni commesse a partire dal 1° settembre dello scorso anno.
Imposta di successione, le novità introdotte: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Novità per le successioni aperte a partire dal 1° gennaio 2025. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare numero 3 dello scorso 16 aprile, ha illustrato tutte le modifiche apportate al Testo unico successioni e donazioni (Tus) per cercare di semplificare tutte le procedure.

Come si legge nella circolare, l’imposta di successione da quest’anno dovrà essere calcolata direttamente dal contribuente e non più dall’Agenzia delle Entrate che non invierà, come accadeva in passato, un avviso di pagamento. Il contribuente, dunque, calcolerà l’imposta e provvederà al pagamento che deve avvenire entro e non oltre 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione di successione (12 mesi dalla data di apertura della successione). Facciamo un esempio: se una successione è stata aperta il 12 marzo 2025 e la dichiarazione presentata il 14 aprile 2025, il pagamento deve avvenire entro 90 giorni dal termine per la scadenza della presentazione della dichiarazione (fissato in questo caso al 12 marzo 2026), dunque, entro il 10 giugno 2026. Il pagamento deve avvenire attraverso il modello F24 utilizzando il codice tributo “1539” denominato “Successioni – Imposta sulle successioni – autoliquidazione”.
Per provvedere al calcolo dell’imposta, è necessario rispettare le aliquote e le franchigie stabilite dalla normativa che non hanno subito variazioni. In particolare si applicano le seguenti aliquote sul totale complessivo dei beni devoluti:
- 4% per il coniuge e i parenti in linea retta sul valore complessivo netto eccedente 1 milione di euro per ciascun beneficiario;
- 6% per fratelli e sorelle sul valore complessivo netto eccedente 100mila euro per ciascun beneficiario;
- 6% per altri parenti fino al quarto grado e affini in linea retta, nonché affini in linea collaterale fino al terzo grado;
- 8% per altri soggetti.
Infine, per quanto riguarda le sanzioni, come si legge nella circolare dei giorni scorsi, sono state abbassate le percentuali applicabili per tutte quelle violazioni commesse dal 1° settembre del 2024. Per la mancata presentazione delle dichiarazione di successione è prevista una sanzione del 120% dell’imposta dovuta, in precedenza si applicava una sanzione tra il 120 ed il 240%. Per una dichiarazione presentata con massimo 30 giorni di ritardo, la sanzione è del 45% (prima era compresa tra il 60 e il 120%). Per una dichiarazione infedele che incide sul calcolo dell’imposta, si applica una sanzione dell’80% della differenza tra imposta dovuta e quella dichiarata. Infine, se l’omissione o l’errore riguarda dati che non influenzano il calcolo, la sanzione è compresa tra 250 e 1.000 euro.