Ho perso il lavoro ma vivo bene ugualmente coi tanti sussidi sociali: non c’è solo la Naspi

La paura di arrivare a fine mese è tanta se si è perso il lavoro, ma questi sussidi sono una garanzia di Welfare.

Lo Stato sociale mette in gioco tutte le sue energie per aiutare i contribuenti, e lo fa mediante dei sussidi davvero sorprendenti. Non esiste soltanto la NASPI, anche perché non è per chiunque, ci sono dei requisiti da soddisfare. Per questo, esistono anche altri interventi a dir poco vantaggiosi che sono dalla parte del cittadino.

sfondo lavoratori disoccupati e banconote e monete euro
Ho perso il lavoro ma vivo bene ugualmente coi tanti sussidi sociali: non c’è solo la Naspi- OT11OT2.it

L’obiettivo è quello di garantire a tutti una vita dignitosa, specie se si è perso il lavoro. Questi sussidi sono una manna dal cielo da non dare per scontati.

Il primo è la già citata NASPI, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, un’indennità mensile per i dipendenti che hanno perso l’occupazione involontariamente. Ne beneficiano coloro che hanno maturato almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni. L’importo massimo è di 1500 euro al mese, e la durata varia, può arrivare a 24 mesi in proporzione a quanto versato.

Segue l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi “co.co.co.”, per quelli autonomi occasionali iscritti a Gestione Separata INPS, e a determinate categorie di professionisti senza cassa. L’importo dipende dalla retribuzione precedente, e può coprire alcuni mesi.

C’è anche il Bonus SAR, Sostegno al Reddito, una tantum da 780 a 100 euro per chi ha perso un lavoro mediante agenzia di somministrazione. Ci vogliono dei requisiti di anzianità lavorativa nello specifico settore, e si chiedere mediante la piattaforma Forma.Temp. È una tantum aggiuntivo rispetto gli altri.

Tutti i sussidi se si è perso al lavoro, elenco aggiornato

Ci si augura che chi legga non sia interessato a una situazione del genere, perché se si è perso il lavoro e si deve poi vivere di sussidi, è davvero spiacevole, ma non bisogna demordere. Questi sono da considerare come un punto di partenza! Ecco gli altri strumenti di Welfare che permettono a chi è in una situazione di fragilità economica, di ripartire con successo.

ragazza seduta a terra triste
Tutti i sussidi se si è perso al lavoro, elenco aggiornato- OT11OT2.it

C’è l’ADI, l’Assegno di Inclusione, una misura di assistenza rivolta ai nuclei familiari economicamente svantaggiati, cioè coloro che hanno ISEE basso. Favorisce il reinserimento nel mondo del lavoro oltre che a dare un contributo economico, perché prevede corsi di formazione e politiche attive. La domanda si presenta con l’INPS.

Segue il Contributo per genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili, tale condizione deve essere riconosciuta al 60%. In ogni caso, anche questa si richiede mediante l’ente previdenziale.

Generalmente queste misure non sono cumulabili, e di norma il beneficiario può ottenere solo uno dei sostegni vigenti per la condizione di disoccupazione. Ma oltre ai contributi economici, ci sono percorsi di formazione gratuita e accesso agevolato a servizi di reinserimento lavorativo, quindi ci sono più benefici del previsto.

Per restare aggiornati bisogna conoscere i propri requisiti in relazione ai contratti, contributi, situazione familiare e ISEE, consultando sempre i portali ufficiali di INPS e Ministero del Lavoro.

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