Fate attenzione a come usate la vostra PostePay. Il Fisco è in agguato e fa scattare controlli al verificarsi di questi movimenti.
La PostePay è utilissima per trasferire soldi ma qualora il movimento risultasse poco chiaro ecco che il Fisco avvierebbe degli accertamenti. Tutti i fruitori possono finire tra i soggetti sotto controllo.

Le carte prepagate PostePay sono tra le più diffuse in Italia. Si può scegliere tra diversi prodotti dalle caratteristiche differenti. PostePay Digital è la soluzione gratuita che permette di pagare online e nei negozi fisici anche all’estero e di trasferire denaro in tempo reale verso un’altra carta PostePay. Grande richiesta anche per PostePay Evolution dotata di IBAN.
Permette di accreditare stipendio o pensione, di fare e ricevere bonifici, di pagare le utenze domestiche e di pagare contactless. Il costo è di 15 euro all’anno. Altri prodotti sono PostePay Connect, Standard, Green e PuntoLIS oltre IO Studio, la carta prepagata dedicata agli studenti. Tutte queste soluzioni hanno in comune la possibilità di trasferire denaro e di procedere con una ricarica semplicemente recandosi presso una tabaccheria o un Ufficio Postale. Questo passaggio, però, può nascondere dei rischi.
Trasferire soldi con la PostePay, è davvero sicuro?
Il rischio di trasferire soldi con la carta prepagata è di finire nel mirino del Fisco. Ricaricare la card, infatti, non è un’azione anonima senza possibili conseguenze. Ci sono molti controlli dietro questa semplice operazione. Le autorità fiscali monitorano costantemente gli strumenti di pagamento, carte ricaricabili incluse. Ogni movimento di soldi lascia una traccia. Bonifici, versamenti, ricariche possono far scattare un campanello d’allarme e spingere il Fisco ad effettuare accertamenti più approfonditi.

Non capita certo se si restituiscono, ad esempio, 10 euro ad un amico tramite PostePay. Quando, però, la somma trasferita è alta allora i rischi di controlli aumentano così come quando questi trasferimenti capitano con una certa frequenza. Mancando una chiara giustificazione al passaggio di denaro, il Fisco avvierà una serie di verifiche rapide e specifiche.
Può capitare se si vende online e i pagamenti diventano frequenti oppure onerosi. Riciclaggio di denaro? Lavoro in nero? Redditi non dichiarati? Per le autorità fiscali dietro quel movimento di soldi potrebbe nascondersi un atto illegale e, di conseguenza, avrebbe carta bianca per indagare anche a distanza di anni. Essere consapevoli di questa verità permetterà al possessore della prepagata di agire con accortezza per evitare di far scattare i controlli del Fisco e dover portare prove a supporto della legittimità del proprio operato.