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Economia

Ex RdC, ora si potranno avere questi 2 bonus INPS ogni mese: soldi sul conto

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Anna Peluso

Eliminato il reddito di cittadinanza, quali sono gli aiuti economici che si possono richiedere? Si tratta di due bonus INPS fondamentali per le famiglie più a basso reddito.

Il Reddito di Cittadinanza è stata anche e soprattutto una battaglia politica degli ultimi anni; per il Movimento 5 Stelle che lo aveva come baluardo nel programma politico e per le opposizioni, soprattutto di destra, che hanno fatto di tutto per eliminarlo. Al di là dei tanti RdC truffa acquisiti negli anni, è indubbio che questo rappresentasse un importante aiuto per le famiglie più a basso reddito, ma ora che non c’è più è possibile accedere ad altro bonus elargiti sempre dall’INPS.

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Venuto meno il Reddito di Cittadinanza non mancano comunque gli aiuti alle famiglie più in difficoltà. I bonus hanno rappresentato in anni più recenti una base economica fondamentale per molte famiglie ed è per questo che, pur eliminandone uno, non si resta a corto di aiuti. Nello specifico, sono almeno due i bonus INSP a cui si può accedere in caso di necessità.

Adi, Naspi e Reddito di povertà: a chi sono rivolti e come si ottengono

Il principale sostituto del Reddito di Cittadinanza è diventato l’Assegno di Inclusione (AdI). Si tratta di un trattamento economico destino a persone in condizioni di fragilità che mira all’inserimento in percorsi di formazione e politica attiva del lavoro. L’AdI è riconosciuta a chi ha un ISEE inferiore ai 10.140 euro e che abbia almeno un componente familiare con più di 67 anni di età o affetto da disabilità. Per ottenere l’AdI è fondamentale presentare domanda all’INPS, sia in modalità telematica attraverso la propria area utente sul sito dell’Istituto o recandosi presso un patronato.

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Altro aiuto importante che riguarda però i lavoratori che hanno momentaneamente e involontariamente perso il lavoro è la Naspi. L’aiuto è riconosciuto ai lavoratori dipendenti che rispettano i requisiti di: dimissioni per giusta causa, dimissioni durante il periodo tutelato di maternità, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, licenziamento con accettazione di conciliazione, licenziamento disciplinare.

La domanda si presenta solo ed esclusivamente per via telematica attraverso l’area utente del portale INPS ed entro e non oltre, pena decadenza, i 68 giorno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. È importante sottolineare che Naspi e Adi sono compatibili, questo significa che si possono ricevere entrambi gli aiuti contemporaneamente.

A questi, in Sicilia, si aggiunge anche il Reddito di povertà. Si tratta di un aiuto una tantum destinato ai nuclei familiare con reddito ISEE inferiore ai 5mila euro. Anche questo aiuto risulta compatibile con Naspi e AdI, il che significa che si può richiedere in contemporanea con gli altri integratori economici.

Anna Peluso