In dichiarazione dei redditi si possono inserire anche le spese sostenute per un familiare non a carico.
Tanti contribuenti perdono soldi pensando di non poter portare in detrazione le spese di un familiare non a carico. La verità normativa è un’altra, fate molta attenzione.

Da oggi 30 aprile la precompilata 2025 è a disposizione degli utenti sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Ogni contribuente potrà verificare i dati inseriti dall’AdE e procedere con l’invio della dichiarazione dei redditi. Una particolare attenzione va riposta nel quadro relativo alle spese da portare in detrazione e deduzione. Bisogna controllare che ogni possibile spesa sia inserita oppure aggiungerla dove dovesse mancare. Commettere errori è semplice considerando i tanti cavilli normativi.
Ricordiamo l’importanza della tracciabilità dei pagamenti, ad esempio, con riferimento a molte delle spese detraibili. Altro aspetto che parecchie persone trovano complicato è l’inserimento delle spese relative ai familiari del proprio nucleo familiare. La linea generale è di poter portare in detrazione solo le spese per i familiari fiscalmente a carico ossia con reddito personale entro i 4 mila euro se under 24 oppure 2.840,51 euro. Ci sono, però, delle eccezioni che permettono di recuperare parte delle spese sostenute per i familiari non a carico.
Sì alla detrazione per i familiari non a carico: le condizioni
Siamo nell’ambito delle spese mediche detraibili. Il rimborso per questo tipo di spese relative a familiari non a carico può avvenire solamente se la persona in questione soffre di una menomazione o patologie invalidanti gravi e permanenti come specificato dall’Agenzia delle Entrate nella risoluzione numero 79/E del 2016. Disabilità che dovrà essere attestata nel verbale Legge 104.

In presenza di una patologia esente il contribuente potrà inserire le spese mediche del familiare non a carico nel proprio modello 730. Tra le malattie citiamo l’insufficienza cardiaca, le aritmie cardiache, l’emosiderosi, la talassemia, il lupus, la psoriasi pustulosa grave, l’emofilia e il diabete. È possibile scaricare le spese mediche del familiare non a carico anche in caso di reddito basso non oggetto di dichiarazione o che non dà diritto alle detrazioni fiscali oppure di incapienza.
Condizione necessaria che le spese siano state sostenute in prima persona e con mezzi tracciabili. Il documento di spesa dovrà essere intestato al contribuente che ha pagato e dovrà contenere l’indicazione del familiare con patologia esente. L’importo massimo delle spese sanitarie sostenute per il familiare non a carico è di 6.197,48 euro.
La detrazione spettante è del 19% con franchigia di 129,11 euro. Per approfittare di questa detrazione fiscale bisognerà avere l’autocertificazione che indica il collegamento tra spesa sostenuta e patologia esente, la certificazione attestante la patologia, il documento di reddite del familiare non a carico e le fatture, scontrini e ricevute fiscali.