Controlli fiscali incrociati tra familiari e conviventi: gli elementi “spia” che non lasciano scampo ai contribuenti

I controlli fiscali scattano qualora alcuni elementi spia segnalano un pericolo di reato e possono essere effettuati anche a familiari e conviventi.

Una stretta del fisco contro l’evasione fiscale porterà nuovi controlli sempre più stringenti. Non ci sarà modo di nascondere reati con i nuovi strumenti a disposizione dell1Agenzia delle Entrate perché ai minimi segnali di allerta scatteranno verifiche incrociate che coinvolgeranno non solo il contribuente ma anche i suoi familiari.

Albero genealogico e lente di ingrandimento
Controlli fiscali incrociati tra familiari e conviventi: gli elementi “spia” che non lasciano scampo ai contribuenti (Ot11ot2.it)

Il Fisco ha l’obbligo di combattere l’evasione di denaro, il riciclaggio di denaro e il finanziamento di atti terroristici. Per portare avanti questa missione ha diversi strumenti a sua disposizione e la libertà di effettuare controlli incrociati tra data base e con le informazioni comunicate dalle banche o da altri enti. Particolare attenzione è rivolta ai movimenti di denaro sul conto corrente dei cittadini.

Bonifici, prelievi, versamenti, ogni trasferimento può diventare motivo di accertamento se poco chiaro al Fisco. Non solo, saranno confrontate anche le spese del contribuente e il reddito derivante dalla dichiarazione dei redditi e ogni piccola incongruenza potrebbe far scattare i controlli. Si capisce bene come un cittadino che dichiara un reddito di 23 mila euro all’anno e gira con un’auto da 45 mila euro faccia scattare un allarme.

Ecco quando nei controlli fiscali sono coinvolti familiari e conviventi

Se dovesse scattare un accertamento sui movimenti bancari il cittadino potrà giustificare il suo operato e dimostrare che le movimentazioni non hanno rilevanza fiscale o sono state dichiarare nel 730 o modelli Redditi. In caso contrario – ossia qualora il contribuente non riuscisse ad evidenziare in modo analitico, circostanziato e documentato che l’operazione oggetto di accertamento sia rispettosa della normativa fiscale – allora dovrà pagare le conseguenze dell’azione illecita.

Tablet e conto corrente
Ecco quando nei controlli fiscali sono coinvolti familiari e conviventi (Ot11ot2.it)

Come detto il Fisco ha a sua disposizione diversi strumenti come l’Anagrafe dei rapporti finanziari, un grande database di informazioni su conti, carte, investimenti, conti deposito e strumenti finanziari vari di ogni contribuente. L’incrocio di questi dati con altre informazioni a disposizione permette di rilevare elementi di incongruenza e di approfondire le verifiche espandendo i controlli ad altri conti correnti legati a familiari del contribuente, soci o conviventi. Significa, quindi, che per accertare una condotta evasiva è possibile per il Fisco allargare le verifiche a persone vicine al soggetto destinatario dell’accertamento.

Elementi spia che fanno scattare l’allarme sono l’infedeltà delle dichiarazioni dei redditi, l’ingiustificata capacità reddituale dei prossimi congiunti, lo svolgimento di un’attività economica compatibile con la produzione di ulteriore reddito spostato sul conto dei congiunti. Per l’approfondimento si rimanda all’ordinanza 13761/2025 della Cassazione.

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