Contratto a tempo determinato: attenzione ad approfittare dei nuovi vantaggi ed a stare in regola

Come stare in regola e approfittare dei nuovi vantaggi con un contratto a tempo determinato: le recenti novità.

Arrivano novità per quanto riguarda i contratti di lavoro di tipo determinato, una tipologia di assunzioni che riguarda tantissimi lavori in tutta Italia; a differenza del tanto agognato contratto a tempo indeterminato, quello a tempo determinato ha una scadenza e, spesso, è il simbolo di una breve esperienza lavorativa.

Persone che si stringono la mano
Contratto a tempo determinato: attenzione ad approfittare dei nuovi vantaggi ed a stare in regola – ott11ot2.it

Sull’argomento, però, sono arrivati negli ultimi giorni alcuni aggiornamenti direttamente in occasione del Festival del Lavoro 2025, con le novità (anche tenendo conto dei chiarimenti forniti a marzo, tramite la circolare n. 6 del 27 marzo, dal ministero del Lavoro) spiegato chiaramente dal Collegato Lavoro (L. 203/2024).

Il Festival del Lavoro 2025 si è svolto dal 29 al 31 maggio a Genova, ed è stato ancora una volta una grande occasione per dibattere su tematiche attuali, oltre che visioni del futuro, riguardanti il mondo del lavoro.

Festival del Lavoro 2025, le novità per i contratti determinati

Per quanto riguarda i contratti determinati, sono arrivati importanti chiarimenti in merito al calcolo del periodo di prova, alla definizione di attività stagionali e anche sulle modifiche per la somministrazione di lavoro Per quanto riguarda la definizione di stagionalità, come sottolinea la testata ipsoa.it, viene estesa anche a tutte quelle attività che sussistono in particolari periodi in cui l’attività lavorativa viene intensificata, oppure a particolari esigenze tecnico-produttive o di cicli stagionali.

Persone che firmano un accordo
Festival del Lavoro 2025, le novità per i contratti determinati – ott11ot2.it

Il periodo di prova, invece, ha ora due nuovi limiti, che dipendono dalla durata del contratto. Nel caso in cui sia inferiore a 6 mesi, si ha un minimo di due giorni a un massimo di quindici, mentre se il contratto è tra i sei mesi e i dodici mesi, non si può andare oltre i trenta giorni (salvo che non ci siano condizioni di miglior favore della contrattazione collettiva).

Sulla somministrazione del lavoro, invece, c’è stata la modifica dell’art. 31, comma 2, del
D.Lgs. n. 81/2015; con le nuove disposizioni, chi è stato assunto a tempo indeterminato dalle agenzie può essere somministrato a tempo determinato dall’utilizzatore, o nel caso di intedeterminato entro il 20% limite segnalato dal comma 1 dell’ art. 31 del D.Lgs. n. 81/2015).

Con l’obiettivo di incentivare l’impiego, in alcuni casi particolari, viene poi consentita l’assenza di causale per i contratti a tempo determinato; questo, solamente nel caso in cui il lavoratore assunto versi in particolari condizioni di svantaggio, come possono essere lavoratori disoccupati che usufruiscono da almeno sei mesi trattamenti di disoccupazione, o altre forme di sostegno sociale.

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