Carta docenti cosa cambia quest’anno? Tutto quello che c’è da sapere in merito e quali sono le novità da tenere a mente.
Arriva il via libera finale da parte della Camera dei deputati, per intenderci stiamo parlando della conversione in legge del decreto PNRR scuola. Il decreto è stato pensato per l’inserimento di diverse misure e queste riguardano l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in contesti scolastici e di apprendimento.

L’obiettivo di oggi è quello di parlarvi della novità che sta più di altre facendo discutere, non resta che capire di cosa si tratta.
Carta docenti cosa c’è da sapere in merito? Tutti i dettagli da non trascurare
Come abbiamo detto è arrivato il via libera e questo riguarda l’estensione della nota carta docenti, quest’ultima sarà destinata anche ai precari. La novità potrebbe partire durante l’anno scolastico 2025/2026, per chi non lo sapesse il bonus potrà essere percepito anche ai docenti con supplenza annuale, in questo modo la platea diventerà più grande e non interesserà solo i docenti di ruolo. Attenzione, però, potrebbero esserci delle differenze e queste riguardano proprio l’erogazione.

A tal proposito il decreto PNRR stabilisce che dal prossimo anno scolastico proprio la carta sia una questione che riguarda il MIM e MEF. Per quel che riguarda il decreto invece sarà necessario definire alcuni aspetti. In primis l’importo massimo da erogare, cosa significa tutto questo? Va specificato che non è detto che il bonus sia di 500 euro per tutti, dunque cambia tutto rispetto al passato. Inoltre è fondamentale trasmettere le fatture entro 90 giorni dalla validazione del buono, se non si procede si rischia di perdere il diritto al rimborso. Va anche ricordato che in attesa che cambi qualcosa, al momento per i docenti di ruolo la carta è di 500 euro.
La domanda che molti si pongono è la seguente: come si richiede la carta docente? In realtà non c’è nulla da temere perché i passaggi da seguire sono veramente alla portata di tutti, Per intenderci la procedura è regolata dal DPCM del 26 novembre 2016. Per evitare spiacevoli inconvenienti vi basterà seguire pochi passaggi, ovvero basterà collegarsi al sito Cartadeldocente.istruzione.it, subito dopo è fondamentale continuare con l’autentificazione con SPID e se rientri tra i beneficiari sarà disponibile già l’importo che verrà erogato. La carta dello docente può tornare veramente utile, dunque, è bene essere preparati e conoscere tutti i requisiti necessari.