Ad ognuno il suo bonus per cambiare le finestre, sono tanti, ecco perché.
Tutte le caratteristiche dei bonus per cambiare le finestre e come conseguirli. Ci sono detrazioni mediante bonus ristrutturazione o ecobonus, entrambe in vigore fino a dicembre 2025 con aliquota al 50% sulla prima casa e al 36% sulla seconda.

L’ecobonus detrae l’IRPEF per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici, come sostituzioni di finestre o coibentazioni. Dal 2028 l’aliquota sarà unica per tutti gli immobili, il 30% per una spesa massima di 60 mila euro.
Requisito principale è il rispetto della trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, indicante il flusso di calore medio che passa per metro quadrato.
Per avere averlo, bisogna pagare le spese con bonifico bancario o postale in cui vanno indicati: la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico.
Come ottenere il miglior bonus per cambiare le finestre
Queste le indicazioni pratiche per conseguire i bonus in base alle ultime modifiche. Per avere l’Ecobonus è necessario avere l’asseverazione di un tecnico abilitato, l’attestato di certificazione energetica, e la scheda informativa sugli interventi. Entro 90 dalla fine dei lavori bisogna trasmettere telematicamente a Enea, la copia dell’attestato di certificazione o qualificazione energetica (allegato A del decreto) e la scheda informativa con gli interventi fatti.
Da conservare l’originale della scheda descrittiva dell’intervento con il codice CPID assegnato al sito e firmata dal beneficiario e nei casi previsti dal tecnico abilitato. L’asseverazione redatta da un tecnico, e i valori di trasmittanza termica dei nuovi infissi.

Schede tecniche di prodotto e marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione. Anche la copia dell’APE fatture sulle spese, e gli interventi su parti comuni in condominio. Infine, ricevute di bonifici con gli estremi e il CF di chi ha beneficiato della detrazione.
Per comprare le finestre con il bonus ristrutturazione, c’è la detrazione del 50% fino al 31 dicembre 2025 sulla prima casa, con tetto di spesa di 96 mila euro, ma ciò scende al 36% tra 2026 e 2027.
Anche il bonus mobili permette la sostituzione degli infissi. Una detrazione del 50% su un massimo di 5 mila euro per il 2025, da legare alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Una detrazione in 10 quote annuali di pari importo, indicando le spese in dichiarazione dei redditi.
Possono avere le detrazioni fiscali i proprietari dell’abitazione principale, titolari di diritti reali di godimento, come usufrutto, diritto d’uso o abitazione, e superficie o enfiteusi. Non possono beneficiarne i conviventi non proprietari anche se sostengono le spese.
Per sostituire gli infissi serve il permesso del Comune? Per alcuni interventi no, il nuovo Glossario dell’edilizia libera elenca gli interventi che rientrano. Sono 58 le tipologie rientranti, come riparazione, sostituzione, rinnovamento di serramento e infisso interno e esterno.
Si tratta di lavori di manutenzione ordinaria. Anche se non serve autorizzazione, si devono rispettare le norme di sicurezza, igienico-sanitarie e a rischio idrogeologico. Consultare le restrizioni comunali è importante, e essendo lavori rientranti nella manutenzione ordinaria, non c’è diritto a detrazione del 50%.