Bonus mobili, se fai questo errore nel modello 730 lo perdi

Nel modello 730/2025 si devono portare in detrazione le spese sostenute nel 2024, comprese quelle del Bonus mobili.

Tra le spese detraibili nel 730 ci sono quelle relative ai Bonus edilizi, incluso il Bonus mobili e grandi elettrodomestici. Vediamo di non lasciarsi sfuggire la detrazione del 50%.

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Bonus mobili, se fai questo errore nel modello 730 lo perdi (Ot11ot2.it)

Nel 2025 bisogna portare in detrazione nel modello 730 le spese sostenute nel 2024. Una lunga lista che va dalle spese mediche a quelle scolastiche fino all’abbonamento al trasporto pubblico e agli interessi passivi del mutuo. La detrazione genericamente spettante è del 19% ma i Bonus edili danno diritto a rimborso più ingenti. Parliamo della ristrutturazione della casa effettuata avvalendosi di misure come l’Ecobonus, il Sismabonus, il Superbonus, il Bonus verde (non confermato nel 2025) e il Bonus ristrutturazione.

Prevedono detrazioni con aliquote differenti dal 36 al 70%. Bisogna ricordare di inserire le spese sostenute necessariamente con mezzi di pagamento tracciabili in dichiarazione dei redditi e bisogna pure fare attenzione a procedere nel modo corretto. I contribuente potrebbero trovare difficoltà nell’inserire il Bonus mobili che, ricordiamo, non potrà mai essere richiesto da solo ma solo a fronte di interventi di riqualificazione più ampi inseriti nel Bonus ristrutturazione. Aver comprato nel 2024 il divano nuovo, letti, armadi, tavoli oppure il frigorifero, il forno o la lavastoviglie non significa poter automaticamente accedere all’agevolazione.

Cosa sapere prima di portare in detrazione il Bonus mobili

Il Bonus mobili prevede una detrazione del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di una certa classe energetica con tetto di spesa massimo di 5 mila euro. Significa poter recuperare non più di 2.500 euro. Come detto potranno inserire la spesa nel modello 730 solo coloro che hanno eseguito lavori di recupero edilizio sull’immobile di proprietà pagando personalmente i costi con mezzi tracciabili ossia bonifico parlante oppure una transazione elettronica che riporti in modo chiaro i dati del beneficiario e la causale con riferimento alla norma.

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Cosa sapere prima di portare in detrazione il Bonus mobili (Ot11ot2.it)

Significa che se il marito paga i lavori di ristrutturazione ammessi al relativo Bonus mentre la moglie sostiene i pagamenti per l’acquisto dell’arredo allora il Bonus mobili non sarà richiedibile né dall’uno né dall’altro. La normativa impone che ci sia coerenza tra chi ha sostenuto le spese e chi presenta la dichiarazione.

Rispettando i requisiti si potranno inserire gli importi nel Quadro E rigo e57 indicando la rata e la cifra esatta della spesa. Un ultimo errore che segnaliamo riguarda le tempistiche. Il Bonus mobili si può richiedere solo se l’acquisto dell’arredo e degli elettrodomestici ammessi alla misura è avvenuto dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione.

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