Bonus famiglia da 760 euro: troppo poco, ma fondamentale non perderlo

C’è un bonus utilissimo per le famiglie che ma che in pochi conoscono. Ecco di cosa si tratta e come si ottengono fino a 760 euro.

I bonus sono diventati negli ultimi anni una forma di aiuto fondamentale per famiglie più o meno numerose. Che si tratti di un accredito diretto o, del sempre più comune ed utilizzato, rimborso sulle spese del Modello 730 poco importa. Il problema dei bonus è che sono diventati così tanti che non si conoscono; in molti per esempio non sanno di poter ottenere una detrazione dalla dichiarazione dei redditi che arriva fino a 760 euro. Vediamo di cosa si tratte e come si riesce ad avere.

famiglia seduta per terra e scritta bonus
Bonus famiglia da 760 euro: troppo poco, ma fondamentale non perderlo -ott1ot2.it

Con la dichiarazione dei redditi 2025, la cui stagione di presentazione è appena iniziata, è possibile ottenere un rimborso che arriva fino alla somma di 760 euro grazie alle detrazioni per le spese passive legate al mutuo. Si tratta del cosiddetto Bonus mutuo prima casa e permette di risparmiare una piccola parte delle spese legate all’acquisto dell’immobile di residenza.

Bonus mutuo prima cosa, come si ottiene la detrazione nel modello 730

Nei fatti questo bonus permette a chi accende un mutuo per acquistare, costruire ma anche per ristrutturare le prima casa una detrazione del 19% degli interessi passivi maturati per una spesa massima di 4mila euro. Il potenziale rientro è appunto di 760 euro detratti direttamente dalla dichiarazione dei redditi.

modello 730 e denaro contante
Bonus mutuo prima cosa, come si ottiene la detrazione nel modello 730- ott1ot2.it

Per accedere a questa tipologia di detrazione è fondamentale però rispettare alcuni requisiti:

  • il mutuo deve essere legato all’abitazione di residenza, cioè la prima casa;
  • l’acquisto deve avvenire entro 12 mesi dalla stipula del mutuo;
  • l’abitazione deve diventare la dimora abituale entro 1 anno;
  • che il mutuo sia garantito da ipoteca e che sia stato stipulato con un istituto italiano o UE;
  • ed infine che il contribuente che effettua la dichiarazione dei redditi sia anche l’intestatario del mutuo e del contratto di acquisto.

La detrazione si può effettuare anche se nell’immobile vive un altro familiare stretto (coniuge, figli o genitori) l’importante è che si rispetto l’aspetto della dimora abituale per il richiedente. Se il mutuo è cointestato, ogni dichiarante può detrarre ovviamente solo la parte effettivamente pagata rispetto alla quota di proprietà.

Altra cosa fondamentale da tenere in considerazione poi, è la tipologia di mutui che possono rientrare in questa detrazione. Parliamo essenzialmente di tre forme:

  • mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa;
  • mutuo per costruzione dell’abitazione principale;
  • mutuo per ristrutturazione prima casa.

Altre forme di mutui, come quelli accesi per acquisti di seconde abitazioni, sono esclusi.

Infine per ottenere il rimborso fiscale occorre conservare alcuni documenti. Stiamo parlando di: contratto di mutuo ipotecario; atto di compravendita dell’immobile; quietanze di pagamento degli interessi passivi; comunicazioni bancarie riferite agli interessi passivi; certificazioni catastali che accertano l’uso abitativo dell’immobile.

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