Bonus Donna da oltre 600 euro: come evitare le trappole che te lo fanno perdere

Il Bonus Donna è stato confermato dal governo Meloni. Si tratta di uno sgravio contributivo che serve a favorire il lavoro femminile, per ottenerlo però bisogna rispettare alcune condizioni.

L’Italia si colloca tra i Paesi europei che hanno il più basso tasso di occupazione femminile, con uno scarto di 12,6 punti rispetto alla media europea. Di fatto, nel nostro Paese 1 donna su 2 non lavora, con un tasso occupazionale che è arrivato al 53,5% rispetto al 71,1% di quello maschile. Per questo motivo i governi di volta in volta si pendono particolarmente per incentivare l’occupazione femminile. L’attuale Governo ha rimesso in campo il bonus donna con uno stanziamento di fondi che arriva fino al 2026.

donna che lavora al computer e grafica bonus
Bonus Donna da oltre 600 euro: come evitare le trappole che te lo fanno perdere -ot11ot2.it

Il bonus donna non è rivolto direttamente alle donne lavoratrici, si tratta piuttosto di uno sgravio fiscale rivolto ai datori di lavoro e che serve a promuovere l’assunzione di donne. Di fatto per aumentare il numero delle donne lavoratrici, si garantiscono ai datori di lavoro degli aiuti economici rispetto alle tasse e ai contributi da versare allo Stato per quel lavoratore, solo però se la lavoratrice è donna.

Nel caso specifico il bonus è rivolto a quei datori di lavoro che assumono donne svantaggiate o under 35. Attenzione però perché per ottenere questo bonus è fondamentale rispettare alcuni requisiti; l’assunzione, nei fatti, deve essere reale.

Bonus Donna, i requisiti che le aziende devono rispettare

Il bonus in buona sostanza prevede il totale esonero contributivo pari ad un massimo di 650 euro al mese per ogni lavoratrice donna assunta per un arco temporale di 24 mesi. Ma cosa significa che l’assunzione deve essere reale? Bisogna dimostrare cioè che il contratto di lavoro offerto ha delle specifiche caratteristiche.

scritta bonus su un'agenza
Bonus Donna, i requisiti che le aziende devono rispettare -ot11ot2.it

Il primo scoglio da superare per ottenere il bonus donna è che le assunzioni rappresentino una vera crescita di personale rispetto all’anno precedente e non siano invece una sostituzione. Altro punto fondamentale è che il contratto di lavoro sia a tempo indeterminato.

Il bonus è accreditabile anche in casi di contratti part-time, l’importo dovuto però sarà ricalcolato in maniera proporzionale. Dal punto di vista delle lavoratrici è fondamentale sottolineare che per loro non ci sarà alcuna penalizzazione sulle pensioni future.

Inoltre, il bonus donna vale di più al Sud. È qui che si concentra il più alto tasso di disoccupazione generale e femminile, per cui il bonus si rafforza, grazie alle condizione economiche più vantaggiose approvate dall’UE nell’ambito dei progetti di coesione.

Attenzione però il bonus non è illimitato. Il governo ha stanziato 121,7 milioni di euro per il 2025 che saliranno a 208,2 milioni nel 2026.

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