Bonus casa: finalmente il chiarimento tanto atteso sui lavori incompiuti

Cosa succede col Bonus casa se i lavori rimangono incompiuti? C’è finalmente il chiarimento tanto atteso a riguardo.

Come sappiamo, in questi anni molti contribuenti hanno potuto sfruttare diversi bonus legati a lavoro di ammodernamento del proprio appartamento, e lo stesso anche per quanto riguarda il palazzo intero; grazie a queste agevolazioni, si può beneficiare di una detrazione fiscale decisamente utile per rientrare, almeno in parte, della spesa.

collage casa e martelletto del giudice
Bonus casa: finalmente il chiarimento tanto atteso sui lavori incompiuti – ot11ot2.it

Grazie all’entrata in vigore di questi bonus, sempre più condomini hanno deciso di sfruttare l’occasione per effettuare lavori all’interno del proprio stabile, aumentando la qualità dell’intero palazzo e migliorando la vivibilità degli inquilini. In questo 2025, è in vigore un bonus ristrutturazione rivolto a tutti i contribuenti soggetti all’Irpef, purché sussistano i diritti sull’immobile.

A continuare a sollevare dubbi, però, resta la situazione relativa ai lavori rimasti incompiuti: come funziona il Bonus casa in questo specifico caso? E il contratto e gli adempimenti fiscali? Ora arriva il chiarimento grazie ad una nuova sentenza, una nuova chiave interpretativa direttamente dal tribunale: ecco il caso di partenza e come si è espresso il giudice a riguardo.

Il chiarimento sui lavori incompiuti con una nuova sentenza

Svolta in merito ai lavori rimasti incompiuti, questione spesso piuttosto spinosa nella macroarea dei contenziosi legati alle agevolazioni messe a disposizioni per l’edilizia. Una nuova chiave interpretativa sulla situazione è offerta dalla nuova sentenza (n. 257 del 12 maggio 2025) pubblicata dal Tribunale di Imperia in merito ad un appalto da Bonus Facciate rimasto incompiuto. Il caso ha visto come parti un condominio e una società, che nel 2021 hanno stipulato un contratto con accesso al Bonus Facciate 90%.

ristrutturazione facciata palazzo
Il chiarimento sui lavori incompiuti con una nuova sentenza – ot11ot2.it

Alla fine, però, i lavori non sono mai stati completati; oltre alla risoluzione del contratto, il condominio ha anche chiesto alla ditta appaltatrice di provvedere alla revoca delle cessioni del credito già comunicate all’Agenzia delle Entrate. Alla fine, comunque, seppur in sede legale sono stati riconosciuti al condominio i presupposti della risoluzione contrattuale, questo non è stato escluso da responsabilità verso il fisco.

La sentenza pare sottolineare come anche se c’è un’impossibilità di sfruttare la cessione del credito, l’inadempimento contrattuale non è giustificato e, allo stesso tempo, e, allo stesso tempo, il condominio non può scaricare totalmente tutte le responsabilità sull’azienda, compresi gli eventuali rischi fiscali che conseguono. Una sentenza senza dubbio importante, che potrebbe fare chiarezza per una situazione che, spesso, porta a controversie piuttosto spinose e complicate.

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