Nel cuore del Sud Italia, il Cilento rappresenta un territorio ricco di risorse naturali, storiche e culturali. Tuttavia, come molte aree interne del Paese, affronta sfide legate allo spopolamento, alla marginalità geografica e alla carenza di servizi essenziali. Per rispondere a queste criticità e trasformarle in opportunità, è stata elaborata una strategia integrata di sviluppo che mette al centro l’identità del territorio, la sostenibilità ambientale e il diritto di cittadinanza.

Un approccio moderno che parte dalla tradizione
L’idea guida della strategia consiste nel creare le condizioni per la modernizzazione e lo sviluppo di attività economiche sostenibili, valorizzando in modo innovativo le risorse già presenti. Il punto di partenza è rappresentato da due pilastri identitari del Cilento: da un lato, la dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio dell’umanità; dall’altro, la green economy, come chiave di lettura attuale per uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e delle persone.
L’obiettivo è trasformare queste risorse in motore di occupazione, soprattutto nei borghi più interni, promuovendo attività che ruotino intorno all’uso sostenibile del patrimonio naturale, alla cultura materiale e al paesaggio. In questo modo, si punta a generare nuove opportunità lavorative e a contrastare lo spopolamento, restituendo vitalità economica e sociale a territori oggi in difficoltà.
Il binomio prodotto-territorio come leva di rigenerazione
Uno degli elementi distintivi della strategia è il paradigma “prodotto/territorio”, inteso non solo come etichetta geografica, ma come connessione viva e attiva tra le specificità locali e lo sviluppo economico. Le filiere produttive storiche, spesso trascurate o in crisi, vengono qui viste come asset da rigenerare e valorizzare in chiave contemporanea, grazie all’integrazione tra tradizione e innovazione.
Questo approccio punta a rimettere in circolo i flussi vitali dell’economia locale, promuovendo produzioni di qualità, turismo esperienziale, artigianato, agricoltura sostenibile e altre attività capaci di generare valore aggiunto nel rispetto dell’identità culturale del territorio.
Salute e cittadinanza: il diritto di vivere bene
Oltre all’aspetto economico, la strategia interviene su un altro ambito fondamentale: quello dei diritti di cittadinanza, a partire dal diritto alla salute. In molte zone del Cilento, questo diritto risulta compromesso da diversi fattori, come l’invecchiamento della popolazione e le difficoltà di accesso ai servizi sanitari dovute alla conformazione del territorio.
L’obiettivo è avvicinare la sanità ai cittadini, soprattutto alle fasce più fragili, con l’intento di ridurre i tassi di ospedalizzazione e garantire una presenza territoriale più capillare dei servizi socio-sanitari. In questo modo si affronta non solo un problema sanitario, ma anche una delle cause strutturali dello spopolamento.
Trasporti e connessioni: migliorare l’accessibilità
Per rafforzare la coesione territoriale e collegare in modo più efficace le aree interne con quelle costiere e urbane, è previsto un importante intervento di adeguamento del trasporto pubblico locale (TPL). La strategia prevede:
- la ridefinizione dei programmi di esercizio in collaborazione con le aziende di trasporto;
- il potenziamento delle flotte utilizzate nei territori marginali;
- la realizzazione di due hub intermodali per favorire i collegamenti;
- l’introduzione di un software gestionale per coordinare orari, percorsi e richieste dei cittadini.
Tutto ciò è pensato per rendere il servizio più efficiente, accessibile e integrato, facilitando gli spostamenti quotidiani e migliorando la qualità della vita.
I tre pilastri della strategia
La strategia si fonda su tre obiettivi strategici principali, attorno ai quali ruotano otto linee di azione operative. I tre obiettivi sono:
1. Costruire la coesione territoriale
Migliorare l’accessibilità, garantire parità di diritti tra centro e periferia, creare connessioni materiali e immateriali tra i diversi comuni del territorio.
2. Sviluppare una rete economica territoriale
Favorire la rinascita economica a partire dalle risorse locali, promuovendo un’economia circolare, sostenibile e orientata al benessere della comunità.
3. Rendere il Cilento un luogo vivibile per tutti
Garantire servizi essenziali come sanità, mobilità, cultura e partecipazione attiva, così da rendere il territorio attrattivo non solo per i turisti, ma anche per chi ci vive.
Un modello replicabile di sviluppo locale sostenibile
Questa strategia rappresenta un modello di sviluppo locale sostenibile, che non impone soluzioni dall’alto, ma parte dalle risorse esistenti e dalle identità locali, puntando a restituire centralità ai territori troppo a lungo marginalizzati. Il Cilento, grazie alla sua storia, ai suoi paesaggi e alle sue comunità, può diventare un laboratorio a cielo aperto per l’innovazione sociale e territoriale.
Si tratta di un progetto ambizioso, ma realistico, che ha il merito di affrontare insieme le fragilità e le potenzialità di un’area straordinaria, con l’obiettivo di costruire un futuro fondato sulla qualità della vita, sull’inclusione e sulla sostenibilità.