Se il tuo datore di lavoro ti chiede questo, denuncialo immediatamente: è illegale!

Fai attenzione a ciò che ti chiede il tuo datore di lavoro, c’è un limite a tutto. Potrebbe rischiare la denuncia.

Si sottovaluta la conoscenza della legge. Spesso i cittadini non sanno a cosa appellarsi per tutelarsi da coloro che vogliono approfittarsi della loro ingenuità. La situazione si aggrava qualora si tratti di un soggetto giovane, sprovvisto di esperienza di vita.

Boss al centro, dipendenti intorno a lui
Se il tuo datore di lavoro ti chiede questo, denuncialo immediatamente: è illegale! – ot11ot2.it

È importante capire ciò che il prossimo può e non può fare. Entriamo nel merito nel luogo di lavoro. Il datore di lavoro sicuramente ha il diritto di formare i suoi dipendenti, di fornire indicazioni e dare direttive, ma non può superare un limite imprescindibile. Se ti dovesse chiedere questo, puoi denunciarlo.

Attenzione: se il datore di lavoro ti chiede questo, puoi denunciarlo

La precarietà dilagante nasce anche da una mancata regolamentazione del lavoro, soprattutto quando si parla di retribuzione. Non esiste ancora in Italia una legge sul salario minimo – argomento di dibattito importante tra maggioranza e opposizioni – per cui è vero che un dipendente non può richiedere uno specifico introito da parte del proprio responsabile. Tuttavia, diverso è il discorso se si parla di sfruttamento e lavoro gratuito.

Riunione di lavoro
Attenzione: se il datore di lavoro ti chiede questo, puoi denunciarlo – ot11ot2.it

Partiamo da questo presupposto. Nel nostro Paese l’assenza di una retribuzione è ammissibile solo in due casi specifici: lavoro familiare e lavoro volontario. Il primo si riferisce ad un’eventuale collaborazione tra congiunti. Esempio: una figlia si dedica ad uno stage all’interno dell’azienda del padre. Il secondo invece, come si evince dal termine, riguarda le azioni benefiche quali possono essere un’occupazione alla mensa della Caritas e simili.

In tutti gli altri casi è obbligatorio prevedere una forma di retribuzione a favore del lavoratore. Secondo l’articolo 2094 c.c., la caratteristica fondamentale del lavoro subordinato risiede proprio nel nesso imprescindibile tra la prestazione resa del lavoratore e l’OBBLIGO per il datore di lavoro di corrispondere ad essa una retribuzione. Per cui, qualora il vostro responsabile pretenda un servizio senza garantire un introito, potete rivolgervi alle autorità e segnalare l’accaduto.

Il medesimo discorso vale per gli stage. Anche in questo caso è necessaria una forma di retribuzione, che può tradursi in un rimborso spese, buoni pasto, bonus mensili e così via. Per concludere, è importante sottolineare che il lavoro gratuito è inammissibile anche in caso di accordo tra le parti. Esempio: vi proponete di lavorare gratis in un’azienda per fare esperienza? Il responsabile al quale vi rivolgete non può assolutamente accettare la vostra proposta.

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