Una doccia fredda d’inizio estate che nessuno si sarebbe aspettato: WhatsApp diventa a pagamento. Vediamo da quando e quanto dovremo sborsare.
Toglieteci tutto ma non WhatsApp! Molti di noi vivono serenamente senza X, il vecchio Twitter oggi di proprietà di Elon Musk. La maggior parte ha già abbandonato Facebook da un pezzo: vetusto, noioso, ripetitivo. Instagram e Tik Tok tutto sommato li usiamo per svago. Ma nessuno ormai potrebbe fare a meno di WhatsApp.

Il motivo è semplicissimo: non lo usiamo solo, banalmente, per inviare messaggi e foto gratis al fidanzato o all’amica o alla mamma ma lo usiamo soprattutto per lavoro. Le famose chat di gruppo sono una manna dal cielo quando bisogna inviare la stessa comunicazione di lavoro a 50 persone.
Dunque far pagare WhatsApp significa, di fatto, far pagare uno strumento che a molti di noi serve soprattutto per ragioni professionali più che personali. Ebbene, dopo voci che circolano da mesi, il fatidico momento è arrivato: WhatsApp diventa a pagamento. Ma da quando? E quanto dovremo sborsare per ogni messaggio? Vediamo tutto nel prossimo paragrafo.
WhatsApp: ecco cosa cambia e quanto pagheremo
La chat di messaggistica gratuita più famosa al mondo diventerà a pagamento: addio messaggi gratis a tutte le ore del giorno e pure della notte. Ora si cambia musica e per continuare a fruire di questo servizio dovremo aprire il portafoglio. Vediamo quanto dovremo sborsare per continuare ad utilizzare la chat.

E’ stato stimato che su 8 miliardi di persone, circa un quarto usa whatsapp. Dunque 2 miliardi di utenti, d’ora in avanti, dovranno iniziare a pagare per questo servizio. Meta ha deciso e non sembra disposta a cedere di un millimetro. Una doccia fredda per iniziare l’estate nel peggiore dei modi. Ma c’è una buona notizia: non dovremo pagare tutti.
Infatti WhatsApp vuole diventare sempre più simile a Instagram e passare dall’essere una semplice chat all’essere un social vero e proprio a 360 gradi. Già questa novità si era potuta annusare con l’introduzione degli “stati” che sono praticamente uguali alle “storie” su Instagram.
Non dovremo pagare nulla – almeno per il momento – per chattare. Pagheranno coloro che vorranno sponsorizzare dei loro contenuti per farsi conoscere come, ad esempio, gli influencer o imprenditori che vogliono vendere dei loro servizi. Potranno, però, a loro volta ottenere dei guadagni sempre tramite whatsapp creando contenuti riservati a pagamento un po’ come funziona già su altri social come Youtube.
Pertanto possiamo dormire sonni tranquilli: noi “comuni mortali” potremo continuare ad usare la chat gratuitamente. Un prezzo da pagare però, a ben vedere, lo avremo anche noi: arriverà la pubblicità. E già, purtroppo dagli spot non si scappa. Dunque quando vorremo vedere gli aggiornamenti di stato di qualcuno dovremo sorbirci anche la pubblicità.