Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti d’America, e tutte le sue donne: Melania è solo la terza arrivata.
Nel 1976, in un rinomato ristorante di New York, il tycoon punta quella che sarebbe diventata la sua prima moglie. Si tratta di Ivana Zelnickova, modella cecoslovacca sposata con un maestro di scii austriaco ed emigrata in Canada. Lei chiarisce subito la sua posizione: comportati da gentiluomo, altrimenti non mi avrai mai. Donald Trump afferra il concetto e inizia a corteggiarla. Mazzi di 100 rose, telefonate ogni sera e cene romantiche da centinaia di dollari.
Circa un anno dopo, durante un soggiorno ad Aspen, il futuro Presidente degli Stati Uniti d’America chiede alla sua dama di sposarlo. “Se non lo farai, ti rovinerai la vita” – la “romantica” proposta di matrimonio. Questa volta è lei ad afferrare il concetto. Nel 1997 la coppia pronuncia il tanto atteso sì. Ivana prende così le redini delle attività imprenditoriali del marito. I due non sono solo amanti, ma anche soci in affari.
È lei a costruire la sua immagine, in quanto responsabile del design della Trump Corporation. Lavora fianco a fianco al tycoon, accompagnandolo nella costruzione di alcuni dei suoi più famosi progetti immobiliari: la Trump Tower di Manhattan, il Taj Mahal Casinò Resort di Atlantic City e infine l’acquisizione per 400 milioni di dollari del Plaza Hotel su Central Park. Diventa poi madre di tre figli: Donald Jr., Ivanka e Erik.
Trump lascia Ivana, arrivano Marla e Melania
Nel 1989 Ivana scopre che il buon vecchio Donald l’ha tradita con la “pesca della Georgia”. L’attrice Marla Maples si avvicina alla rivale in un ristorante: “Sono Marla e amo tuo marito, e tu?”. Galeotta fu una partita di tennis del 1985. Inizialmente il rapporto tra i due si mantiene su una linea sottile tra formalità e simpatia. I paparazzi cominciano però a paparazzare l’affascinante soubrette sempre più di frequenta accanto al tycoon.
Trump divorzia da Ivana nel 1990. Durante la causa di divorzio, la modella accusa l’ex marito di averla stuprata – smentirà la sua dichiarazione anni dopo, sostenendo che i presenti avessero preso tale espressione troppo alla lettera. Il tycoon dice sì per la seconda volta nel 1993. Lo stesso anno, nel mese di ottobre, nasce Tiffany. Colei che viene definita dal padre stesso “la figlia dimenticata”. Un’unione sfortunata, piatta e superficiale, quella dell’attrice e dell’imprenditore. I due divorziano nel 1999.
1998, colpo di fulmine. Trump è invitato al Kit Kat Club di Times Square. Presente anche la modella slovena Melania Knauss. Appena 28enne, è la più richiesta del momento. Le chiede il contatto telefonico, ma lei si fa desiderare. Gli dice che si sarebbe fatta viva lei e, alla fine, lo chiama dopo più di una settimana. La frequentazione dura poco, in quanto Knauss pizzica una donna lasciare l’appartamento del tycoon e dunque decide di troncare.
Si riconciliano poco dopo. Nel 2004 Melania sfoggia pubblicamente il suo monumentale anello di fidanzamento. La coppia convola a nozze a Palm Beach, in Florida. Nel 2006 Melania ottiene finalmente la cittadinanza americana e dà alla luce l’ultimo figlio del Presidente Usa, Barron. Il resto è storia.
