Minori di 14 anni e social, cosa dice la legge a riguardo: una complessa situazione che va valutata con molta attenzione.
In un mondo sempre più connesso, dove essere in rete è all’ordine del giorno e, ormai, smartphone e altri dispositivi di connessione sono accessibili anche ai più piccoli, diventa sempre più importante essere a conoscenza di ciò che va fatto per proteggere i minori, anche sui social network.

Un genitore ha sempre il senso di protezione verso i suoi figli, anche se sono già maggiorenni o, ancora più in là, con una loro propria famiglia; eppure, quando si tratta di minori, questo senso di responsabilità naturale, mosso dall’amore che si ha per i propri figli, diventa anche una responsabilità a livello legale.
Cosa succede se un minore di 14 anni si iscrive ai social network? La risposta, basata sulla legge, è piuttosto diretta e bisogna fare tantissima attenzione sia, in primis, per salvaguardare il minore in questione, sia per non andare incontro a problemi legali.
Minori di 14 anni e social network, cosa dice la legge
Quando ci iscriviamo ad un social network, o a qualsiasi altro servizio che può essere un’app, un videogioco o un forum, ad esempio, siamo chiamati a dare i nostri dati personali (dal nome alla data di nascita, fino ad e-mail, fotografie e via dicendo) acconsentendo al loro trattamento ai sensi degli articoli che regolano il consenso sulla privacy.

Se un minore si iscrive a un social network o a qualsiasi altro contesto simile, è quindi chiamato a fare lo stesso; come riporta laleggepertutti.it, nel nostro paese l’articolo 2-quinquies del Codice della Privacy (Decreto Legislativo n. 196/2003, come modificato dal D.Lgs. n. 101/2018) permette a chi ha compiuto 14 anni di esprimere autonomamente il consenso al trattamento dei propri dati personali, nonostante rimanga l’obbligo da parte dei genitori di vigilanza ed educazione, come stabilito anche dal TAR Lazio- Roma con la sentenza n. 1866 del 2023.
Chi non ha compiuto 14 anni, invece, non può dare autonomamente il consenso al trattamento dei dati personali, ma necessita l’autorizzazione dei genitori; nel caso in cui il minore di 14 anni menta sulla sua età e i genitori non ne siano a conoscenza, o comunque non intervengono per regolarizzare la situazione sulla piattaforma in questione (che sia TikTok o altre piattaforme) il trattamento dei dati del minore di 14 anni in questione risulta irregolare.
Data l’importanza della questione, nonché il crescente utilizzo da parte dei minori di dispositivi connessi al web, è stata di recente formulata la Legge 17 maggio 2024, n. 70, che stabilisce come i contratti stabiliti dagli utenti con i fornitori di servizi di comunicazione e di informazione debbano richiamare espressamente le disposizioni dell’articolo 2048 del Codice Civile.