Stai pensando di sposarti o hai già programmato le nozze? Non è detto che questa sia la scelta migliore, c’è un effetto che può verificarsi da non sottovalutare.
Il numero di persone che decidono di coronare il proprio rapporto d’amore con il matrimonio è certamente diminuito negli ultimi anni, sottolineando di non avere bisogno di quello che ritengono un contratto per certificare quello che li lega. Nonostante questo, c’è chi continua a essere ancora legato alla tradizione e ritiene le nozze un passo importante, per questo fa il possibile per curare tutto nel minimo dettaglio e convincere anche il partner se dovesse risultare scettico.
In casi simili sarebbe però sempre bene ponderare ogni passo e chiedersi se davvero sia la scelta giusta da fare. Se stai pensando anche tu di sposarti e sei assolutamente deciso sia un passo imprescindibile forse sarebbe bene meditare ancora un po’, pronunciare il fatidico sì potrebbe infatti portare ad andare incontro a una conseguenza che non è delle migliori, anche se per alcuni inaspettata.
Pensare a tutti i pro e i contro prima di fare un passo importante sarebbe davvero fondamentale, anche se si tratta di un modo di agire che non è poi del tutto congeniale a chi è impulsivo. Una teoria simile dovresti però applicarla sempre se stai pensando di sposarti e sei convinto che quello possa essere un gesto che può coronare al meglio un rapporto d’amore.
Giurare amore eterno non può che essere una mossa che deve essere ragionata, nonostante ci si faccia trascinare dall’amore, soprattutto perché potrebbero emergere effetti davvero poco favorevoli. Uno studio effettuato recentemente da un gruppo di ricercatori dell’Università Statale della Florida ha smentito chi credeva potessero esserci solo benefici dopo le nozze, quali un minor rischio di malattie cardiache e una maggiore longevità. Secondo quanto emerso, infatti, ci sarebbe un aumento delle possibilità di incorrere nella demenza.
A conferma di questa teoria ci sarebbe un’ulteriore dimostrazione, secondo cui le persone single rispetto a quelle sposate avrebbero un minor rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e la demenza a corpi di Lewy. A questo risultato si è arrivati dopo avere preso in esame persone che sono state suddivise in quattro gruppi (sposati, vedovi, divorziati e mai sposati) 24.107 anziani (con un’età media di 71,8 anni) ed esaminato le loro le cartelle cliniche nell’arco di 18 anni.
I single, secondo quanto evidenziato, avevano il 40% in meno di probabilità di sviluppare forme di demenza (come il morbo di Alzheimer e la demenza a corpi di Lewy) rispetto alle persone sposate, per i vedovi il rischio era del 27%, mentre per i divorziati era del 34%.
Successivamente sono stati presi in considerazione anche età, genere, istruzione, genetica (alcune varianti come APOE-4 aumentano il rischio di ammalarsi), condizioni di salute e altri fattori sociali, demografici e comportamentali, in questa fase si è notato come il rischio per i vedovi era simile a quello riscontrato per le persone sposate. Non si può quindi ritenere che lo stato civile sia un elemento sempre determinante, ma comunque da non trascurare.
I ricercatori hanno provato però a comprendere quali possano essere i vantaggi di cui possono godere i single, così da chiarire davvero perché sposarti potrebbe non essere una mossa così congeniale. Certamente chi non ha un partner ha la possibilità di mantenere rapporti sociali a lungo, senza i vincoli che possono esserci quando si è in coppia. I coniugi possono quindi essere portati a una fase di isolamento sociale per dare la giusta attenzione al compagno, ma questo modo di agire potrebbe poi generare la demenza con il trascorrere degli anni. Non si può inoltre dimenticare quanto un matrimonio non felice possa avere un impatto anche sulla salute mentale e non solo, come sa bene chi ha vissuto questa situazione.