È stato richiamato dagli scaffali un lotto di salame per la possibile presenza di frammenti di spugna al suo interno: il marchio ed il lotto interessato dal provvedimento.
Il Ministero della Salute ha reso noto un nuovo richiamo alimentare. Come di consueto, l’annuncio è arrivato attraverso un avviso pubblicato sul sito del dicastero nei giorni scorsi. Questa volta il provvedimento riguarda un salame, richiamato per la possibile presenza di corpi estranei al suo interno.
Nel dettaglio, l’annuncio spiega che il salume potrebbe contenere frammenti di spugna. Ai consumatori che hanno già acquistato il prodotto è stato raccomandato di non consumarlo e riportarlo presso il punto vendita dove è stato acquistato. Gli addetti, senza la necessità di esibire lo scontrino, provvederanno con la sostituzione o il rimborso.
Lunedì 28 aprile è stato pubblicato un avviso sul sito del Ministero della Salute per comunicare ai consumatori del ritiro dai supermercati di un lotto di salame. Il provvedimento, che riporta la data di mercoledì 23 aprile, è stato disposto, in via precauzionale, per la possibile presenza di frammenti di spugna all’interno del prodotto, circostanza che potrebbe rappresentare un rischio per la salute dei consumatori.
Il prodotto coinvolto nel richiamo è il salame stagionato a marchio Salame Ravanetti, venduto come singolo salame etichettato a peso variabile e commercializzato dall’azienda Salumificio Ravanetti & C. Srl. Il salame è stato prodotto nello stabilimento di via 1° maggio a San Michele Tiorre, frazione del comune di Felino, in provincia di Parma. Come si legge nell’avviso, il lotto richiamato dagli scaffali ha come numero di produzione 15 gennaio 2025, mentre non è stata riportato il termine minimo di conservazione. Le informazioni per verificare se una confezione acquistata appartenga al lotto interessato sono presenti sull’etichetta dell’alimento.
Il Ministero della Salute ha raccomandato ai cittadini di non consumare il salame appartenente al lotto richiamato dagli scaffali. Chiunque abbia già acquistato il salume in questione è invitato a riportarlo al punto vendita, dove è possibile richiedere la sostituzione o il rimborso senza presentare lo scontrino.
Nei giorni scorsi, il Ministero aveva segnalato un altro provvedimento: il maxi richiamo di vari formati di pasta di semola e pasta di semola integrale venduti nei supermercati della catena Carrefour. In quel caso, il ritiro era stato disposto per la mancata indicazione di un allergene sull’etichetta. Le confezioni, difatti, non riportavano la dicitura “può contenere tracce di senape”.