William e Kate, un amore che fa sognare tutto il mondo. Eppure, tra i Windsor, non sono loro i più innamorati.
Proiettiamoci per pochi istanti nelle favole che ci venivano raccontate in tenera età. Storie nelle quali principi e principesse si innamoravano reciprocamente. Un amore consapevole, sereno e maturo, che infine conduceva inevitabilmente all’ufficializzazione dell’unione e al fantomatico happy ending. A questo proposito, William e Kate sembrano nati dal frutto di una di quelle trame. Quasi come fossero concepiti da Walt Disney.
Nella buona e nella cattiva sorte, si recita di fronte all’altare. Quando, nell’inverno del 2024, la futura regina consorte confermò la diagnosi di cancro, tale dichiarazione rappresentò una doccia gelata per tutti. Ma ciò che preoccupò davvero l’opinione pubblica furono le immagini di William che a malapena si reggeva in piedi, traballante sulle gambe, con gli occhi arrossati e l’espressione assorta. Più avanti ammise che quello fu il periodo più difficile della sua vita.
Per quanto innamorati, complici e sostenuti da un profondo spirito di collaborazione, non sono William e Kate i protagonisti della nostra storia. Fonti vicine a Buckingham Palace ritengono che la coppia più felice dei Windsor sia un’altra. Parliamo di Edoardo e Sophie di Edimburgo, inseparabili da quasi trent’anni.
Edoardo e Sophie di Edimburgo, inseparabili dal 1999
Elisabetta II aveva una simpatia per Sophie. È stata forse la nuora che più ha apprezzato. Edoardo si innamorò di lei nell’ormai lontano 1993. I due convolarono a nozze nel 1999, dopo sei anni di relazione. Non fu un tira e molla come nel caso di Kate e William, ma una graduale evoluzione del loro sentimento. La coppia viene spesso immortalata sorridente, distratta dai sorrisi e dagli sguardi complici.
“Siamo migliori amici” – dice Edoardo, sarebbe questo il segreto del successo del loro matrimonio, così saldo e apparentemente indissolubile. “Ci deve essere sempre il buon umore” – lo precede Sophie – “Soprattutto quando si è in viaggio e non si ha idea di cosa succederà”. La sentenza finale: “Bisogna ridere”. C’è poi il tema caratteriale. Edoardo e Sophie sono molto diversi, ma tendono a completarsi. Il timido terzogenito di Elisabetta II si lascia trasportare dall’esuberanza e dalle affettuosità della sua consorte.
Anche nell’approccio con i sudditi sono diversi. Il duca stringe istituzionalmente mani e concede sorrisi velati, mentre capita spesso che Sophie abbracci la folla, posi in favore di telecamera e scatti dei selfie con i presenti.
