Assegno Unico: il maxi taglio è peggio del previsto, io perderò oltre 140 euro

Brutte notizie per chi percepisce l’Assegno Unico: arriva un maxi-taglio che ci fa perdere tanti soldi, anche più di 140 euro.

Grazie alla messa a disposizione di diversi bonus e sussidi, molte famiglie hanno modo di sostenere le spese della vita quotidiana con un po’ più di leggerezza e facilità; riuscire a mantenersi e mantenere i propri figli resta comunque piuttosto complicato, visto il caro-vita e le problematiche italiane del mondo del lavoro.

collage famiglia stilizzata e uomo disperato
Assegno Unico: il maxi taglio è peggio del previsto, io perderò oltre 140 euro – ot11ot2.it

Sicuramente, un aiuto importante (per me, ma anche per tantissime altre famiglie italiane) arriva dall’Assegno Unico, un servizio a cui possono accedere lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati e che assegna un contributo in base ai figli a proprio carico, fino al compimento dei 21 anni (per i figli con disabilità, invece, non c’è nessun limite di età).

Spesa, bollette, mutuo o affitto, e poi ancora benzina per la macchina, vestiario, libri per la scuola: le spese in una famiglia sono davvero moltissime. Ecco perché, l’Assegno Unico, è un sostegno decisamente importante: eppure, ora potrebbe arriva un maxi-taglio da più di 140 euro, a meno che non si faccia attenzione a fare questa particolare cosa.

Taglio Assegno Unico, cosa fare per evitare di perdere 140 euro

Un errore assolutamente da non fare, quando si percepiscono questo tipo di sussidi da parte del governo, è dare qualcosa per scontato: ogni dettaglio va curato fino al minimo particolare. L’esempio lampante è con l’Assegno Unico: non aggiornare l’ISEE in questo 2025 significherebbe arrivare a perdere anche fino a 143, 50.

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Taglio Assegno Unico, cosa fare per evitare di perdere 140 euro – ot11ot2.it

Questo perché chi non presenta l’ISEE aggiornato non permette al sistema di piazzare il nucleo familiare in una delle fasce stabilite, andando così a calcolare l’Assegno Unico; in quel caso, senza aggiornamento, al nucleo familiare viene assegnata la soglia standard, e dunque anche magari avendo un reddito inferiore percepirà la cifra minima dell’Assegno Unico.

Ad esempio, nella soglia standard si ricevono 57,5 euro per i figli minorenni, pari a 143,5 euro in meno con Isee aggiornato; e così via si continua coi figli dai 18 ai 20 anni, con 28,7 euro (69 euro in meno con Isee aggiornato) e 17,2 euro per i figli ulteriori al secondo (80,5 euro in meno con Isee aggiornato). I tagli non vengono comunque effettuati in caso di maggiorazione figli con meno di 21 anni non autosufficienti, con disabilità grave, con disabilità media e per i figli con la madre di età inferiore a 21 anni.

Fortunatamente, una buona notizia: si potranno recuperare gli arretrati di gennaio relativi alla rivalutazione per il 2025 a partire dal mese di marzo, come previsto dalla circolare numero 33 del 04-02-2025 dell’Inps. Da ricordare, quindi, l’ISEE va aggiornato presentando la DSU, sull’apposito Portale Unico Isee o facendosi aiutare da CAF e Patronato, entro il 30 giugno 2025.

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