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A farti la multa ci pensa l’intelligenza artificiale: la sperimentazione è già realtà

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Claudia Perseli

L’intelligenza artificiale è entrata a far parte attivamente della vita delle persone. Adesso, può fare anche le multe. Ecco come funziona il nuovo sistema.

L’intelligenza artificiale si sta sviluppando a una velocità sorprendente. Gli influencer, sui social network, la utilizzano per modificare le foto, per aggiungere effetti particolari o per seguire gli ultimi trend. C’è chi la sfrutta per guadagnare qualcosa su YouTube e chi per scrivere testi e libri.

A farti la multa ci pensa l’intelligenza artificiale: la sperimentazione è già realtà – ot11ot2.it

Dal punto di vista pratico, però, il suo campo d’azione è molto più ampio. Da questo momento in poi, è in grado anche di fare le multe. Si tratta di un’evoluzione inaspettata, che può cambiare radicalmente il modo di vivere la guida. Le prime sperimentazioni sono già state avviate. Se avranno successo, probabilmente, questa strategia arriverà anche altrove.

L’intelligenza artificiale ti fa la multa: il nuovo sistema che mette all’angolo gli automobilisti

L’intelligenza artificiale sembra non avere limiti. È in continuo sviluppo e le recenti implementazioni la stanno trasformando in uno strumento utilissimo anche nella vita di tutti i giorni. Non rappresenta solo uno svago, ma offre soluzioni diverse per occuparsi dei problemi. La Francia non si è lasciata sfuggire l’occasione di testare un nuovo sistema.

Il suo obiettivo è quello di scoraggiare la guida spericolata e, di conseguenza, di ridurre al minimo gli incidenti. La velocità è una tra le cause principali. Non rispettare i limiti imposti rappresenta un pericolo concreto per la macchina interessata e anche per gli altri fruitori della strada. Per questo motivo, la Francia ha deciso di introdurre degli autovelox che sfruttano l’intelligenza artificiale. Sono quasi del tutto invisibili, in modo che i guidatori non possano individuarli con facilità.

L’intelligenza artificiale ti fa la multa: il nuovo sistema che mette all’angolo gli automobilisti – ot11ot2.it

Oltre a monitorare la velocità, sono in grado di riconoscere anche altre infrazioni del Codice della Strada. Per esempio, sanno individuare la distanza di sicurezza tra una macchina e l’altra e individuare gli automobilisti che utilizzano uno smartphone mentre sono alla guida. La paura di ricevere una multa potrebbe spingere le persone a prestare molta più attenzione e ad attenersi scrupolosamente a tutte le regole necessarie per la tutela della sicurezza.

A differenza dei classici autovelox, vengono installati su oggetti già esistenti. I lampioni e i segnali stradali sono perfetti perché li camuffano alla perfezione. Un esito positivo, probabilmente, porterà all’espansione di questi dispositivi. Ben presto potrebbero diffondersi in altri paesi dell’Unione Europea e arrivare anche in Italia, che ha appena introdotto il Tutor 3.0, capace di monitorare in tempo reale i veicoli.

Claudia Perseli

Sono Claudia Perseli, ho una formazione umanistica e amo la scrittura fin da quando ero piccola. La passione per i libri mi ha spinta a ad approfondire questo campo e a scoprire nuove forme di espressione. Mi occupo di gossip, animali, televisione e salute.