Nonostante abbia l’aspetto di una comunissima coccinella, questa specie è tutt’altro che innocua: tutto sulla Lady beetle asiatica.
Si dice che la fortuna è cieca, ma quando una coccinella fa capolino sulle nostre mani, sembra quasi un segno: ci ha scelti. Eppure, non tutte portano bene. O meglio, non sono tutte uguali. Ci sono quelle innocue, che si nutrono di ciò che la natura offre loro, e poi ci sono quelle che, se spaventate, mordono – e possono anche diventare pericolose, soprattutto per i nostri amici a quattro zampe.
Il problema nasce dal fatto che queste coccinelle, spesso scambiate per le comuni europee, passano del tutto inosservate. La Lady beetle asiatica – questo il suo nome tecnico – invade le case, entrando a decine, a volte a centinaia, soprattutto nelle zone di campagna o vicino ai frutteti. Ma nemmeno le abitazioni in città sono al sicuro, specialmente se c’è del verde nei dintorni. Vediamo quindi quali sono le sue caratteristiche, come riconoscerla e perché può rappresentare una minaccia.
La prima cosa da guardare è il torace. Sì, proprio lì, tra la testa e le elitre colorate. Se noti una sorta di ‘M’ nera stampata su uno sfondo bianco, sei davanti alla Lady beetle asiatica, non alla classica coccinella europea. Può presentarsi rossa, arancione o giallastra, con molti puntini, pochi o addirittura nessuno. È più grande, più allungata, e soprattutto, è raro vederne una sola: viaggia quasi sempre in gruppo.
E non è arrivata per caso. Nei primi anni 2000 è stata introdotta volontariamente in Europa, Italia compresa, per combattere i parassiti delle coltivazioni – in particolare gli afidi – con un metodo naturale, senza pesticidi. Peccato che il piano si sia ritorto contro l’ecosistema locale: la coccinella asiatica è molto più aggressiva delle specie autoctone, e le ha letteralmente messe in difficoltà. Non solo mangia più afidi, ma attacca anche le altre coccinelle, compresa la nostra rossa a sette puntini.
Il vero problema, però, arriva in autunno. La Lady beetle non si accontenta dell’aria aperta: cerca riparo nelle case, dove si infila in massa attraverso infissi, balconi e fessure. E quando si sente minacciata, rilascia un liquido giallastro e maleodorante che macchia muri, tende e vestiti, oltre a provocare irritazioni cutanee e reazioni allergiche. Nei cani, se ingerita, può causare sintomi gastrointestinali fastidiosi. Insomma, non tutte le coccinelle portano fortuna, e questa – purtroppo – ne è la prova.