Per quanto riguarda le bottiglie d’acqua minerale, scatta un allarme non di poco conto: la stragrande maggioranza hanno al loro interno delle sostanze chimiche e la notizia getta nel terrore tanti consumatori. Vediamo di che si tratta.
Come è noto, l’acqua rappresenta per la vita del genere umano ed in generale di tutte le forme di vita un elemento del tutto imprescindibile. Si tratta di un qualcosa di cui gli organismi hanno un disperato bisogno, come certificato dal fatto che tutti gli esperti consigliano alle persone di bere almeno due litri d’acqua al giorno. Sono tanti gli analisti del settore che segnalano come, in prospettiva futura, a causa dei cambiamenti climatici l’acqua potrebbe finire per diventare addirittura un bene di lusso, come si suole dire in questi casi.
L’altro grande spauracchio di questa società, in tempi recenti, è sicuramente rappresentato da sostanze che nocciono alla nostra salute e che causano dei danni, a lungo termine, davvero non di poco conto. Secondo una recente analisi, infatti, è emerso che su 15 marche analizzate e studiate, ben dodici bottiglie d’acqua minerale contenevano al loro interno delle sostanze chimiche. La notizia ovviamente è circolata in pochissimo tempo ma andiamo a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta.
Lo studio in questione è stato condotto dal magazine svizzero K-tipp, che ha segnalato la presenza di acido trifluoroacetico (TFA), vale a dire una sostanza chimica che deriva dalla decomposizione dei cosiddetti PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche). Ovviamente lo studio si è concentrato su bottiglie che sono vendute in Svizzera ed in tal senso su 15 marchi analizzati solo tre sono risultate essere prive di contaminazioni: Evian e Vittel, insieme a quelle provenienti dalle sorgenti Cristallo e Saguaro nel Canton Soletta e che sono vendute da Aldi e Lidl.
Salvagente ha condotto una analisi simile anche sulla situazione che riguarda l’Italia e le bottiglie d’acqua minerale maggiormente diffuse e vendute. Ebbene, lo studio in questione si è concentrato su 18 marchi complessivamente e solamente quattro hanno superato questo test, dal momento che sono risultate prive di contaminazione da pesticidi. Ecco i nomi in questione:
Le restanti 14 contenevano al loro interno delle tracce di fitofarmaci, che restano comunque entro i limiti di legge, con alcuni campioni presi in esame che addirittura mostravano la presenza di un numero maggiore di residui contemporaneamente. Si tratta di un allarme non di poco conto che riguarda la purezza e la qualità delle nostre acque minerali. Negli anni a venire, probabilmente, vedremo se ci saranno conseguenze per la salute.