Proponiamo una ricetta di origine francese chiamata in Sicilia ‘U sciuscieddu che ha come protagonista le polpette.
Sciuscieddu ha origine dal verbo siciliano “sciusciare” che significa soffiare. Da qui si capisce che la ricetta di oggi va servita caldissima e impone di soffiare ad ogni boccone per evitare bruciature a lingua e palato.
Il Sciusceddu, di accertate origini francesi ma perfezionato dalle monache della provincia di Messina che dopo il digiuno quaresimale si concedevano un piatto per rinfrancare corpo e spirito, è perfetto per festeggiare la Pasqua con un sapore nuovo. Si tratta di una zuppa con polpettine che va gustata molto calda.
L’amore tra gli italiani e le polpette è molto antico. Nate originariamente in Persia arrivarono in Europea quando gli arabi conquistarono la Spagna. Sono tantissime le ricette che hanno le polpette come protagoniste. Dalle classiche polpette al sugo alle più elaborate polpette di salsiccia e bietole, carne e cavolfiore viola, pollo su granella di pistacchio, polpette di macinato con zucchine e carote in sugo di salsiccia. Potremmo continuare a lungo ma siamo qui per darvi la ricetta dello ‘u sciuscieddu (o anche sciusceddu).
La ricetta arriva direttamente da un vecchio ricettario siciliano. Propone questo piatto come specialità locale messinese con indubbia origine francese.
INGREDIENTI
PREPARAZIONE
Esistono alcune varianti di questa ricetta che aggiungono carote, cipolle, sedano e anche pomodorini per rendere il piatto più completo e salutare. A ognuno la propria personalizzazione, basta che si debba soffiare per mangiare.