Sei in dolce attesa? Prima di decidere il nome del nascituro sappi che non puoi fare proprio quello che vuoi: alcuni nomi, in Italia, sono vietati per Legge.
Un tempo i bambini si chiamavano un po’ tutti allo stesso modo a ben pensarci. Ricordo che nella mia classe delle elementari c’erano 3 Valentina, 3 Francesca, 2 Martina e i maschi quasi tutti Marco, Matteo, Luca, Davide e Andrea. Negli anni ’80 i genitori non avevano molta fantasia, bisogna riconoscerlo.
Le generazioni precedenti ancora peggio: ai bambini si dava quasi sempre il nome dei nonni o dei Santi patroni della città in cui nascevano. Ancora fino ad una ventina di anni fa, tutto sommato, i nomi sono rimasti piuttosto invariati con qualche intrusione un po’ più stravagante legato alle città o ai continenti come Asia o Ginevra ma nulla di più.
Oggi, al contrario, non c’è limite alla fantasia e si sentono nomi stravaganti più che mai. Il ché può anche essere un vantaggio in quanto così non si rischia che tutti si chiamino allo stesso modo all’interno di un gruppo di amici. Ma attenzione a non esagerare con la creatività: in Italia alcuni nomi sono vietati per Legge.
Pensi di poter chiamare tuo figlio o tua figlia esattamente come ti pare e piace? Ebbene sbagli di grosso: in Italia ci sono dei limiti e alcuni nomi sono vietati per Legge. Vediamo quali sono.
La Legge che impone dei limiti ai nomi è nata nel 2000 con lo scopo di tutelare la dignità del bambino o della bambina. La prima regola da rispettare è questa: non più di 3 nomi e tutti devono essere in linea con il sesso biologico del bambino. Non puoi, ad esempio, chiamare tuo figlio Maria o tua figlia Giuseppe. Gli unici nomi che possono essere usati sia per maschi che per femmine sono: Diamante, Felice, Andrea, Celeste, Fiore.
Vietati i nomi che coincidono con cognomi come, ad esempio, Rossi o Pittaluga o via dicendo e vietatissimi i nomi ritenuti di cattivo auspicio come Mercoledì o Venerdì, con buona pace dei fan della famiglia Addams. Vietati anche i nomi ispirati a personaggi di fantasia come, ad esempio, Frankenstein o Goku o Peter Pan e i nomi di marchi registrati come Nutella o Prada. Unica eccezione ammessa è Chanel in quanto all’estero già esisteva come nome proprio.
Vietati anche i nomi di personaggi storici legati a figure controverse come Hitler o Mussolini o Lenin o Pol Pot. Infine – e questa è la regola più strana – è vietato dare ai figli nomi di parenti stretti come i genitori o i fratelli. In molti Paesi, da sempre, vi è la tradizione di dare ai bambini lo stesso nome del papà: in Italia non si può per Legge a meno che il parente stretto non sia defunto.