Tutti noi lo ignoriamo, ma uno spazzolino usato e lasciato umido al suo destino può diventare un ricettacolo di germi e batteri: ecco la dimostrazione.
Che sia elettrico o manuale, lo spazzolino è quella cosa che tutti usiamo anche tre volte al giorno. Con questo strumento laviamo costantemente i denti – si spera – e dunque entra quotidianamente a contatto con la nostra bocca. Per questo motivo meriterebbe una cura in più, forse maggiore di quella che diamo ad altri strumenti.

Eppure lo lasciamo lì, convinti che sia pulito poiché il costante utilizzo lo porta a lavarsi ogni volta che laviamo i nostri denti. Ed è questo il punto. Se lo spazzolino non viene igienizzato regolarmente, diventa un vero e proprio ricettacolo di germi. I batteri della bocca si accumulano tra le setole, ma il peggio arriva quando lo spazzolino resta umido, magari chiuso in un contenitore senza ventilazione: si crea un ambiente perfetto per la proliferazione di muffe, lieviti e persino virus.
Insomma, una questione che approfondiremo tra qualche riga, e che ci ha messo in luce uno youtuber che, munito di microscopio, ci ha voluto generosamente mostrare cosa si cela all’interno di uno spazzolino sporco.
Spazzolino al microscopio: una città nascosta popolata da germi
Potremmo metterci ad osservarlo, ma più di qualche crosta di dentifricio incrostato non troveremmo – anche in questo caso, si spera. Eppure, non è raro che si sviluppino colonie di Streptococcus mutans, i batteri responsabili della carie, o batteri fecali se lo spazzolino è vicino al wc e viene esposto agli schizzi ogni volta che si tira lo sciacquone senza abbassare il coperchio.

Il dentifricio incrostato, quello che si secca alla base delle setole o nel tappo del tubetto, non è innocuo. Quando si secca, perde la sua efficacia antibatterica e può diventare una sorta di ‘collante’ per polvere, residui di cibo e batteri. Se ci finisce in bocca mentre ci laviamo i denti, rischiamo di introdurre nel cavo orale germi che abbiamo lasciato lì giorni prima, magari già deteriorati o contaminati.
Insomma, lo spazzolino può trasformarsi in un veicolo di infezioni piuttosto che uno strumento per prevenirle. Meglio sciacquarlo bene dopo ogni utilizzo, lasciarlo asciugare all’aria e disinfettarlo almeno una volta a settimana – anche solo con acqua ossigenata o una soluzione di bicarbonato o percarbonato, ancora più potente.
In questo caso è sufficiente immergerlo in una vaschetta per almeno un’oretta, il tempo che le incrostazioni si sciolgano e i batteri scompaiano. Se è troppo vecchio, conviene cambiarlo.
E dopo aver visto il video e letto tutto questo, la prossima volta che lo afferriamo di fretta, potremmo chiederci: è davvero pulito, o stiamo solo dando il buongiorno ai batteri?