Chi ha ristrutturato un immobile approfittando del Bonus ristrutturazione può rivendere la casa senza perdere la detrazione ad alcune condizioni.
Il Bonus ristrutturazione permette di recuperare in parte la spesa dei lavori di riqualificazione della propria abitazione. Il rimborso sarà erogato in dieci anni con rate di egual importo. Se si dovesse vendere prima la casa si perderanno i soldi?

I Bonus edilizi rappresentano l’unico aiuto – al momento – per ristrutturare casa e aumentare la classe energetica risparmiando. Tutte le misure prevedono la detrazione ossia la possibilità di portare parte delle spese nel modello 730 ogni anno per ricevere il rimborso spettante. Significa anticipare i costi della ristrutturazione e recuperarli anno dopo anno.
Questo sistema impedisce a tante famiglie di procedere con una riqualificazione completa dell’immobile perché avere una liquidità di 30, 40 o 50 mila euro per molti italiani è un’utopia. Chi ci riesce, però, deve prestare molta attenzione alla normativa che disciplina i Bonus edilizi. Ci sono tanti cavilli e molte regole che potrebbero sfuggire con conseguente perdita del diritto alla detrazione. Se si intende vendere la casa ristrutturata con il Bonus ristrutturazione, ad esempio, bisognerà fare molta attenzione.
Cosa sapere prima di vedere una casa ristrutturata
Detrazioni fiscali non ancora riscosse e compravendita della casa ristrutturata, questa tematica deve essere approfondita per evitare conseguenze spiacevoli. Se l’immobile dovesse essere ceduto prima di aver esaurito il beneficio fiscale legato al Bonus ristrutturazione che continuerebbe ad approfittare della detrazione? L’acquirente oppure il venditore?

Risponde al quesito l’articolo 16-bis del TIUR. Il principio generale è che le quote di detrazione non ancora fruite vengano trasferite all’acquirente nei restanti periodi d’imposta. La Legge, però, prevede anche un’alternativa. Lascia libertà alle parti di giungere ad un differente accordo ossia quello in cui il venditore manterrà il diritto alla fruizione delle quote di detrazione non godute anche dopo avere venduto l’immobile. L’accordo dovrà essere firmato durante il rogito notarile.
A rendere noti i dettagli di questo accordo alternativo al trasferimento automatico delle quote è l’Agenzia delle Entrate nella Circolare sui Bonus edilizi numero 17 del 2023. L’accordo raggiunto deve essere indicato in modo esplicito nell’atto notarile di trasferimento oppure l’intesa dovrà essere certificata con un documento separato a condizione che venga redatto come scrittura privata autenticata dal notaio oppure da un pubblico ufficiale abilitato.
L’accordo verbale non è considerato legittimo. Una volta che l’accordo è stato correttamente eseguito dovrà anche esserci coerenza tra questo e la dichiarazione dei redditi. La detrazione dovrà continuare a risultare nella dichiarazione del venditore anno dopo anno fino al termine delle quote.