Se vendi o compri casa ci sono dei passaggi importanti da conoscere per evitare brutte sorprese. C’è un valore, ad esempio, da calcolare.
Vendere o comprare casa può sembrare un’impresa impossibile ma con i giusti consigli si potrà procedere evitando sorprese poco piacevoli quando l’acquisto o la vendita saranno già concluse.
In questo periodo complicato vendere o acquistare un immobile non è semplice. Le direttive europee riguardanti le case green possono causare complicazioni sia nella vendita che nell’acquisto. Molti acquirente cercano case in alta classe energetica per evitare di dover ristrutturare mentre comprare questa tipologia di casa significa spendere più soldi del previsto. Un immobile in classe B o A ha un valore più alto rispetto un’abitazione in classe F o G e, dunque, un costo maggiore.
Difficile capire verso quale soluzione indirizzare la scelta. Tutto dipenderà dal budget e dall’intenzione o meno di effettuare interventi di riqualificazione energetica prima di vendere la casa o dopo averne acquistata una nuova. Oltre ai dilemmi precedenti alla vendita o all’acquisto bisogna anche guardare oltre perché le spese non termineranno una volta firmato l’atto. Bisogna considerare le imposte e i costi di gestione che si andranno a pagare.
Per poter calcolare tasse e costi di gestione bisogna conoscere il valore catastale dell’immobile che non coincide con il valore di mercato ossia il prezzo a cui viene venduta la casa. Chi desidera vendere o comprare un’abitazione deve conoscere il suo valore catastale che spesso è inferiore al valore di mercato con conseguente impulso per i venditori nel dichiarare prezzi inferiori al fine di ridurre le imposte.
Questo perché il valore catastale influisce in modo diretto sugli importi delle imposte e dei costi di gestione degli immobili. Nello specifico tale valore incide sulle imposte per le compravendite, sulle successioni e donazioni essendo utilizzato come base imponibile per il calcolo delle tasse, sulle tasse locali (IMU e TASI) e sulla dichiarazione dei redditi per i calcoli fiscali dei redditi da fabbricati o terreni.
Il calcolo del valore catastale si basa sulla rendita catastale ossia il reddito che teoricamente si percepirebbe affittando l’immobile. A definire la rendita l’Agenzia delle Entrate basandosi su parametri quali la metratura, la posizione, la destinazione d’uso dell’immobile, la classe energetica.
A tal proposito ricordiamo che effettuare interventi di riqualificazione dell’abitazione che ne aumentano la classe comporta un ricalcolo della rendita catastale. La formula per calcolare il valore catastale è semplice. Alla rendita si aggiunge un 5% per tenere conto delle rivalutazioni e si divide il risultato per il coefficiente catastale che dipenderà dalla categoria dell’immobile.