Definizione di importi e limiti di reddito per pensione intera o micropensione, ecco cosa sapere.
Molti che dicono di non aver mai lavorato, scelgono la micropensione alla pensione intera, fanno bene? Analisi della gestione previdenziale secondo gli ultimi aggiornamenti.
Entra in gioco la pensione sociale per chi non ha mai lavorato, tutti i parametri da rispettare nel 2025, tra reddito e importi.
La categoria che non ha mai versato contributi ha diritto a un aiuto economico dallo Stato. La pensione sociale è diretta a chi ha 67 anni e vive una situazione economica precaria, ed è cittadino italiano, comunitario o extracomunitario con permesso di soggiorno valido. Infine, è per chi vive stabilmente in Italia da 10 anni di seguito.
Secondo gli ultimi aggiornamenti l’assegno sociale è arrivato a 7.002,97 euro l’anno su 13 mesi. Vuol dire che per ogni mese si percepisce 538,69 euro, un valore fissato dalla circolare n. 23 del 28 gennaio 2025 dalla stessa INPS. Rispetto l’anno scorso c’è un piccolo aumento.
Chi non ha nessun reddito ha diritto all’importo pieno, ma se si hanno anche piccole entrate, l’assegno diminuisce. Ciò non toglie però la possibilità di fare richiesta di una parte della pensione.
Quali sono i limiti da rispettare? La scelta tra pensione intera e micropensione per chi non ha mai lavorato è condizionata dagli ultimi aggiornamenti.
È facile capire se si ha diritto alla pensione sociale se non si ha mai lavorato, perché bisogna guardare il proprio reddito.
Se la persona in questione non si è mai sposata e non ha reddito, ha una pensione sociale di 7.0002,97 euro l’anno. Ma se si ha un reddito personale inferiore alla suddetta cifra, si riceve la differenza. Appunto, su un reddito di 5 mila euro l’anno, la pensione sarà di 2.002,97 euro l’anno, cioè 154 euro al mese!
Ancora ci sono altre particolarità. Se si è sposati il limite è dato dal reddito di coppia, e per avere diritto ad almeno una parte di pensione, il reddito familiare deve essere meno di 14.005,94 euro. Cioè il doppio.
In questa situazione, l’INPS considera solo il reddito personale del richiedente per stabilire quanto deve percepire di pensione. Il reddito familiare serve per verificare se si ha diritto o meno di questa possibilità.
Per avere la situazione sotto controllo, si visita il sito ufficiale dell’INPS nella sezione dell’assegno sociale e si considerano tutte le istruzioni che servono per fare domanda, con tanto di elenco di redditi da dichiarare. La domanda si presenta all’ente e il beneficio viene erogato come le altre pensioni, dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la richiesta.
Ogni anno bisogna dimostrare di averne i requisiti. E se si cambia residenza, si potrebbe perdere il diritto al beneficio, perché mancherebbe il requisito della presenza in Italia. Nello specifico, se il cittadino straniero è lontano dall’Italia, non perde il diritto all’assegno se il periodo di assenza in questione è inferiore a 6 mesi di seguito, e non si superano i 10 in 5 anni.