Due Bonus da combinare per ottenere un doppio risparmio sull’acquisto degli elettrodomestici.
Nessun divieto al cumulo di due agevolazioni volte alla sostituzione dei vecchi elettrodomestici energivori con nuovi modelli a più alta efficienza energetica. Vediamo chi può approfittare del doppio sconto.
Partiamo da una premessa. L’approvazione del Decreto Bollette è arrivata anche dal Senato. Ora si potrà dare il via alle misure inserite che aiuteranno famiglie e imprese. Il beneficio più atteso è sicuramente il contributo in bolletta da 200 euro dedicato ai nuclei con ISEE entro i 25 mila euro. Importante anche lo slittamento dell’entrata in vigore del servizio di vulnerabilità non prima del 31 marzo 2027 così come la riduzione del costo dell’energia per le imprese e la salvaguardia per le auto aziendali ordinati entro il 31 dicembre 2024.
Torniamo, però, all’argomento protagonista del nostro articolo. Il Decreto Bollette si è concentrato sul Bonus elettrodomestici modificandone la modalità di utilizzo. Non scatterà più un click day per la distribuzione ma verrà applicato con sconto in fattura. Poi è stata superata la soglia di classe energetica minima B che avrebbe penalizzato la produzione made in Italy. Ma c’è di più, né il Decreto Bollette né nessun’altra normativa impone un divieto al cumulo del Bonus elettrodomestici con la detrazione del 50% concessa con il modello 730.
La combinazione detrazione e sconto in fattura è possibile ma solo al verificarsi di alcune condizioni. Le due misure hanno applicazioni differenti e, dunque, bisognerà soddisfare tutti i requisiti per poter ottenere il doppio Bonus. Iniziamo dal Bonus elettrodomestici ritoccato dal Decreto bollette.
Prevede un contributo di rottamazione di un vecchio elettrodomestico acquistandone uno nuovo ad efficienza energetica maggiore pari al 30% della spesa o comunque non superiore a 200 euro. Questo contributo si otterrà tramite sconto in fatturo secondo le ultime disposizioni e sarà concesso solo rottamando il vecchio apparecchio.
A breve sarà reso noto l’elenco degli elettrodomestici ammessi alla misura ma sappiamo già che si tratta di grandi apparecchi proprio come accade per il Bonus mobili che prevede una detrazione del 50% con tetto massimo di spesa di 5 mila euro a condizione che vengano rispettati i requisiti minimi di classe energetica (si attendono quelli fissati per il Bonus elettrodomestici).
La differenza maggiore tra le due misure è la necessità di abbinare il Bonus mobili ad una ristrutturazione più grande dell’abitazione. Solo chi ha effettuato interventi rientranti nel Bonus ristrutturazione dal 1° gennaio 2024 potrà procedere con il cumulo ma dovrà attendere che il nuovo contributo diventi operativo (si è in attesa del provvedimento).
Il voucher si potrà scaricare tramite PagoPa e utilizzare al momento dell’acquisto del grande elettrodomestico per ottenere un risparmio immediato. La parte restante della spesa rimasta a carico del contribuente potrà essere, poi, portata in detrazione nel modello 730 a condizione di pagare con mezzo tracciabile.