Cloud

Razionalizzazione infrastruttura ICT e migrazione al cloud

Il progetto di razionalizzazione dei data center pubblici è realizzato da AgID  in coerenza con la strategia per la “Crescita Digitale” e con il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica amministrazione.

Il progetto si realizza attraverso azioni di consolidamento dei data center e dismissione/migrazione di questi ultimi verso il Cloud della PA, per migliorare sicurezza, efficienza dei data center pubblici e favorire l’ottimizzazione dei costi delle infrastrutture Ict.

Si è conclusa la terza fase del Censimento del patrimonio ICT della Pubblica Amministrazione finalizzato a classificare, in base alle risposte fornite dalle Amministrazioni, i data center in tre cluster:

  • Infrastrutture candidabili all’utilizzo da parte di un Polo strategico nazionale, ovvero data center di elevata qualità;
  • Gruppo A, data center con infrastrutture ICT adeguate;
  • Gruppo B, data center da migrare verso il Cloud della PA.

È stata rilasciata la nuova piattaforma per la consultazione del catalogo dei servizi cloud qualificati da AgID e per il processo di qualificazione dei servizi cloud. Al 19 febbraio 2020 il numero di servizi qualificati e pubblicati nell’apposito catalogo è pari a 529.
Consulta il catalogo dei servizi qualificati da AgID o qualifica un servizio cloud.
 
È stato rilasciato il tool di autovalutazione che consente ai fornitori di servizi cloud di realizzare un self-assessment preliminare all’avvio del processo di qualificazione di un servizio cloud.
Avvia l’autovalutazione preliminare al percorso di qualificazione.
 
Sono stati realizzati e pubblicati i kit (guide e materiali) di comunicazione sul Cloud della PA e sul percorso di qualificazione.
Consulta le guide e i materiali di supporto realizzati per Cloud della PA: nuovi spazi per tutti.
 
È stato avviato l’accompagnamento alle PA verso la razionalizzazione dei CED e la migrazione verso il Cloud della PA.
 

La strategia Cloud della PA

La strategia Cloud della PA nasce per favorire l’adozione del modello del cloud computing nelle pubbliche amministrazioni italiane, secondo il principio cloud first, in base al quale le PA devono, in via prioritaria, adottare il paradigma cloud (in particolare i servizi SaaS) prima di qualsiasi altra opzione tecnologica per la definizione di nuovi progetti e per la progettazione dei nuovi servizi.

La strategia Cloud è in linea con le indicazioni della Strategia per la Crescita digitale del Paese e con le previsioni del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019 - 2021 e prevede un percorso di qualificazione dei fornitori di servizi e infrastrutture cloud secondo specifici parametri di sicurezza e affidabilità idonei per le esigenze della PA, nel rispetto dei seguenti principi:

  • miglioramento dei livelli di servizio, accessibilità, usabilità e sicurezza;
  • interoperabilità dei servizi nell’ambito del modello Cloud della PA;
  • riduzione del rischio di «vendor lock-in», ossia creazione di un rapporto di dipendenza col fornitore del servizio;
  • riqualificazione dell’offerta, ampliamento e diversificazione del mercato dei fornitori;
  • resilienza, scalabilità, «reversibilità» e protezione dei dati;
  • apertura del mercato alle Piccole e Medie Imprese (PMI).

L’adozione dell’infrastruttura cloud consente di migliorare l'efficienza operativa dei sistemi Ict, di conseguire significative riduzioni di costi, di rendere più semplice ed economico l’aggiornamento dei software, di migliorare la sicurezza e la protezione dei dati e di velocizzare l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese.

  • Percorso di qualificazione dei servizi Cloud alla Pubblica amministrazione affinché queste ultime possano adottare servizi e infrastrutture di cloud computing omogenei, che rispettino elevati standard di sicurezza, efficienza ed affidabilità, in linea con le previsioni delle circolari AgID n.2 e n. 3 del 9 aprile 2018;
  • Accompagnamento alle PA verso la razionalizzazione dei CED e la migrazione verso il Cloud della PA.

    Censimento del patrimonio ICT della PA

    Le azioni classificano in cluster i vari enti che sono in possesso di infrastrutture fisiche:

    • Polo strategico nazionale, di cui faranno parte le PA proprietarie di infrastrutture fisiche (data center e connettività) in grado di erogare servizi ad altre amministrazioni
    • Gruppo A, il quale comprenderàle PA i cui data center hanno carenze organizzative o strutturali minori e che, benché possano continuare ad operare, non possono ottenere investimenti per la loro evoluzione o il loro ampliamento
    • Gruppo B, di cui faranno parte PA che impiegano data center che non sono in linea con i requisiti minimi di affidabilità e sicurezza

    In tal senso, sono state realizzate tre fasi del censimento, per un totale di 990 PA registrate, ed è stata supportata la diffusione degli open data sui relativi dati.

    Una volta terminato lo sviluppo del portale “Razionalizzazione” per le attività di raccolta delle informazioni e del sistema di reporting, è stata presentata la soluzione con tecnologia blockchain, sono stati ultimati i meccanismi di notarizzazione e verifica sull'ambiente di produzione della piattaforma e sono stati implementati i processi di installazione ed effettuazione dei test funzionali.

    Inoltre, è stata predisposta la reportistica finale sull’elaborazione dei dati e sul trasferimento sui sistemi AgID.

     

    Evoluzione del cloud della PA

    Sono terminate le attività indirizzate a definire le linee guida e i requisiti tecnici e organizzativi dell’evoluzione dell’ambiente Cloud, nonché ad attivare il supporto e affiancamento delle PA nella migrazione alla piattaforma.

    Sono stati realizzati studi di settore e fattibilità sull’ambiente Cloud, così come dei documenti contenenti i metodi per la migrazione verso quest’ultimo.

     

    Definizione del percorso di razionalizzazione delle infrastrutture fisiche nazionali (CED PA)

    Le azioni mirano a realizzare e gestire una piattaforma per la ricezione e gestione delle richieste di qualificazione CSP (Cloud Service provider) e SaaS (Software as a Service) da parte dei fornitori di servizi Cloud.

    Dopo la definizione delle modalità operative per determinare i piani di razionalizzazione delle infrastrutture ICT e migrazione al Cloud delle PA, è stato rilasciato un dispositivo a supporto delle procedure di qualificazione che attiva uno strumento di autovalutazione e una funzione di verifica delle richieste di qualifica.

    Inoltre, la piattaforma è stata integrata con il portale “Razionalizzazione” e sono stati resi disponibili nei diversi formati gli open data dei servizi Cloud del Marketplace.

    È stata avviata l’attività di predisposizione del dimostratore live della “notarizzazione blockchain”, con cui si può attestare l’esistenza e l’originalità dei documenti, e proseguono le attività di securizzazione della piattaforma di marketplace di gestione dell'ambiente Cloud.

    Infine, a seguito dell’emanazione di un nuovo regolamento, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale subentrerà ad AGID nella gestione della qualificazione dei fornitori Cloud.

     

    Accompagnamento alle PA per la razionalizzazione dei CED

    Al 31 dicembre 2021, il piano di accompagnamento e di formazione alle PA è terminato: sono 122 i Comuni che hanno svolto le attività di assessment in affiancamento e validato i relativi dati.

    In particolare, per facilitare il raggiungimento degli obiettivi previsti in tema di migrazione al Cloud, sono state realizzate azioni di supporto, incontri con gli enti territoriali, documenti metodologici e presentazioni formative.

    Si segnala che è in via di definizione un nuovo piano in linea con le nuove norme per la migrazione al Cloud e che è stata avviata una nuova progettualità nodo Eidas-FICEP per l’erogazione di servizi a consumo (Cloud Enabling) e a canone (Infrastruttura IaaS e servizio Managed H24).