Chi+%C3%A8+disabile+ha+diritto+a+queste+3+cose+urgenti+nel+proprio+condominio+%28%C3%A8+legge%29
ot11ot2it
/approfondimenti/chi-e-disabile-ha-diritto-a-queste-3-cose-urgenti-nel-proprio-condominio-e-legge/amp/
Approfondimenti

Chi è disabile ha diritto a queste 3 cose urgenti nel proprio condominio (è legge)

Published by
Anna Peluso

I diritti da rispettare e le richieste che le persone con disabilità possono ottenere quando vivono in condominio. Tutto quello che c’è da sapere.

Lo stabilisce il Codice Civile, le persone affette da disabilità hanno diritti che vanno rispettati anche quando vivono in contesto condominiale. In particolare possono fare alcune richieste che i condomini hanno poi l’obbligo di rispettare.

Chi è disabile ha diritto a queste 3 cose urgenti nel proprio condominio (è legge) -ot11ot2.it

Alle persone affette con disabilità che vivono in contesto condominiale sono riconosciuti diritti specifici volti alla loro tutela. Lo prevede il Codice Civile che mira in questo senso ad agevolare e facilitare la vita quotidiana di quelle persone che versano in condizioni di disabilità. Nello specifico delle abitazioni condominiali, sono almeno tre i diritti/richieste che queste persone devono vedersi riconosciute dagli altri condomini.

Condominio, quali sono i diritti delle persone con disabilità

La disabilità, può avere un impatto significativo sulla vita delle persone ed è anche per questo che il Codice Civile prevede tra le sue normative diverse disposizioni di legge che mirano a facilitare la vita di queste persone. Diritti specifici che riguardano anche contesti che si potrebbe ritenere fuori dalla portata giurisprudenziale.

Condominio, quali sono i diritti delle persone con disabilità -ot11ot2.it

Nel caso specifico dei contesti abitativi condominiali, il Codice Civile prevede che le persone in condizione di disabilità abbia diritto ad un posto auto riservato vicino al portone di ingresso del palazzo. Si tratta di un diritto che permette di agevolare gli spostamenti senza creare ulteriori problemi alla persona e se il condominio non è dotato di parcheggi, la legge dice che garantire la possibilità alla persona di ottenere il  posto pubblico più vicino, tramite richiesta apposita da effettuare al Comune di riferimento.

A questo si aggiunge poi anche la richiesta di abbattimento di tutte le barriere architettoniche. Il riferimento è alla legge 13/1989; in questo caso il consenso da ottenere per i lavori da effettuare è del 50%+1 dei presenti in assemblea che rappresentino almeno la metà dei millesimi. Una volta raggiunto il quorum anche i condomini che non hanno approvato devono alle spese per i lavori.

Infine, sono previsti anche casi in cui sia la stessa persona disabile ad effettuare lavori a proprie spese quando non si raggiunge la maggioranza in assemblea. Si tratta di interventi come l’installazione di un montascale o avviare lavori per allargare ingressi; in questi casi non c’è bisogno di avere l’approvazione dell’assemblea ma bisogna preventivamente informare l’amministratore. E in ogni caso i lavori non devono mai arrecare danno alla struttura.

Anna Peluso